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L’Inghilterra ci rispetta, questa è per noi la novità più importante dopo gli 80 minuti di Twickenham. Gli inglesi hanno impostato il piano di gioco e hanno effettivamente giocato come se davanti avessero gli All Blacks, questo per noi è sintomo di crescita. L’Italia sta maturando e sta diventando una squadra in grado di vincere contro tutte. Lo sta diventando ma ci vorrà ancora del lavoro perché domenica l’Inghilterra ha vinto meritatamente mettendoci sotto nei primi 20 minuti, imponendosi fisicamente e facendoci male con la mischia chiusa e la maul. Proprio dalla maul sono arrivate tre delle cinque mete del XV della Rosa. L’Italia ha avuto la giusta reazione nel secondo tempo confezionando due belle mete, ma non è bastato. Sebastian Negri senza dubbio il migliore in campo per gli Azzurri, solido in difesa e essenziale in modalità ball carrier. Passiamo allora alle pagelle di Inghilterra - Italia:

 

LE  PAGELLE

15 Ange Capuozzo: riesce a infilarsi in qualche spazio nonostante Borthwick abbia messo una taglia sulla sua testa. Accelera da giocata dei trequarti al 19’, innesca la folata azzurra a inizio primo tempo e al 62’ è nel vivo dell’azione sulla meta di Fusco. Funambolico come sempre. Voto 6.5

14 Edoardo Padovani: veloce ad annullare in area di meta un pallone pericoloso nei primi minuti, bravo in copertura, salva una meta placcando Lawrence e facendogli perdere il controllo dell’ovale. Male nell’in avanti quando Allan decide di dargli una opportunità attaccando dai 22. Voto 6

13 Juan Ignacio Brex: “l’uomo in blu” di Twickenham è il più bravo a raddrizzare la corsa quando serve, in difesa sbaglia qualche placcaggio di troppo. Orrendo il passaggio su Ruzza a fine primo tempo mentre è da cavallo di razza il recupero in velocità al 53’. Voto 5

12 Luca Morisi: è leggermente in ritardo su Ollie Chessum in occasione della seconda meta inglese, bravo in un paio di percussioni ma stavolta poco altro. Esce per Bruno tra gli applausi. Voto 5

11 Tommaso Menoncello: all’ala è quasi impalpabile anche a causa dei palloni che non gli arrivano. Molto meglio centro dove è impiegato quasi costantemente, protagonista quando buca la difesa innescando la meta di Fusco. Diamogli qualche pallone in più. Voto 6

10 Tommaso Allan: gioca 80 minuti puliti ma spesso cerca la conservazione quando si sente chiuso dalla difesa inglese. Cosa che impedisce velocità di manovra e soprattutto avanzamento. Si fa abbattere da Lawrence concedendo un un buco da prima fase evitabilissimo. Voto 5

9 Stephen Varney: ha buoni spunti, riparte solo quando serve come quando costringe al placcaggio alto Itoje in occasione della meta di Riccioni, lesto a rubare palla al pari ruolo Jack van Poortvliet. In miglioramento. Voto 6

8 Lorenzo Cannone: accusa l’avvio imponente dell’Inghilterra, il suo cartellino giallo ci costa 12 punti, si rifà in parte costringendo al tenuto Steward alla prima azione del primo tempo. Imparerà la lezione. Voto 5

7 Michele Lamaro: esce toccato duro al 24’. sv

6 Sebastian Negri: è il portatore di palla principe sopratutto negli spazi allargati, in difesa non può che andare a referto il gran placcaggio su Farrell da cui si accendono gli animi, anche in questo caso bravo a non eccedere e rischiare di prendere un inutile cartellino. Abbatte i piloni Genge e Sinclair in un colpo solo, si concede anche una corsa bucando dai nostri 22 ma a fine partita non schioda dalla ruck Lawrence. Ha dato tutto. Voto 7

5 Federico Ruzza: per la prima volta capitano gioca con confidenza in ogni situazione e si difende bene ogni volta che ha la palla in mano. Nel secondo tempo servito dal cross kick di Allan si lascia sfuggire l’offload della partita. Voto 6.5

4 Niccolò Cannone: utile in spinta, placca duro in mezzo al campo ma subisce da primo interessato la spinta inglese in maul senza trovare soluzioni efficaci. Voto 5

3 Marco Riccioni: un paio di mischie davvero buone, un altro paio no. Forse è proprio la costanza che è mancata in chiusa. Dopo un anno e mezzo festeggia il suo rientro in azzurro segnando la prima meta dei nostri da ripartenza. Bentornato. Voto 6.5

2 Giacomo Nicotera: colosso in difesa dove si esibisce in una tecnica del placcaggio esemplare, quasi didattica. Meglio il lancio in touche  rispetto a settimana scorsa ma colpevole nella meta di Ollie Chessum. Voto 5.5

1 Danilo Fischetti: si fa tenere alto da Dombrandt al 20’ e subisce immediatamente l’ingaggio nella mischia che ne consegue. Col passare dei minuti si riprende diventando efficace in attacco come portatore e in mischia come perno cercando di non mettere in difficoltà il suo destro. Nel complesso altra buona prova del pilone Exiles. Voto 6

 

 

16 Luca Bigi: poco da mettere a referto, alcuni interventi in ruck a sostegno, un paio di placcaggi e un errore di trasmissione su Menoncello da giocata dopo la touche. Voto 5

17 Federico Zani: si da tanto da fare sia per il campo che in chiusa dove però subisce il neo entrato Dan Cole. Voto 5

18 Simone Ferrari: prende il giallo appena subentrato perché ritenuto colpevole del fallo in maul quando l’Inghilterra segna al 50’. In occasione della meta di Fusco rischia di commettere fallo di ostruzione su Cole ma l’arbitro fortunatamente non indaga. Un paio di mischie per prendere il giusto assetto ma poi è il solito Ferrari. Voto 5

19 Edoardo Iachizzi: una ripartenza, tre palloni portati e poco altro in 7 minuti scarsi. sv

20 Jake Polledri: torna in capo sostituendo L. Cannone e recupera una palla da mischia dopo appena un secondo. Sta tornando da un grave infortunio e come prima uscita internazionale va bene così. Bentornato. Voto 5.5

21 Manuel Zuliani: è uno dei giovani più promettenti d’Italia, entra al 24’ per il capitano giocando con confidenza, placcando e lavorando in ogni break down. In attacco si vede poco ma recupera un importantissimo pallone al 47’, nel nostro migliore momento. Voto 5.5

22 Alessandro Fusco: entra dopo ed ha quindi il compito di dare ritmo. Ci riesce e si toglie anche la soddisfazione della meta con il bel guizzo che gli permette di passare nell’intervallo giusto, in mezzo ai due piloni inglesi. Voto 6.5

23 Pierre Bruno: al 62’ è un pò in ritardo sul passaggio di Brex, recupera accelerando in velocità e si esibisce in un grande off load su Capuozzo. In generale meglio di settimana scorsa. Voto 6