x

x

Abbiamo intervistato Giancarlo Dondi, ex seconda / terza linea della Rugby Parma da giocatore ma sopratutto ex Presidente della Federazione Italiana Rugby. Il parmigiano, oggi 83enne, ha onorato quattro mandati dal 1996 al 2012, sotto la sua gestione l’Italia è entrata nel 6 Nazioni: la vittoria della Coppa Europa, il 4° posto nel Torneo delle 6 Nazioni e la 9° posizione nel Ranking di World Rugby (ex IRB) sono i risultati più significativi ottenuti dalla Nazionale durante la sua presidenza.

Nelle scorse settimane qualcuno ha chiesto proprio a Dondi di ricandidarsi alla Presidenza della Federazione Italiana Rugby per sostituire l’attuale numero uno di FIR Alfredo Gavazzi.

A farsi da portavoce di questa iniziativa Gianni Amore, ex presidente del comitato siciliano ed ex candidato alle elezioni del 2012, proprio quando Gavazzi fu eletto con il 54,20% dei voti, davanti a Amerino Zatta con il 39,59% e allo stesso Amore con il 6,09%.

Nel 2016 poi Gavazzi fu rieletto conquistando il 54,92% delle preferenze superando di poco l’oppositore di “Pronti al Cambiamento” Marzio Innocenti (44,65%).

 

Alle prossime elezioni, in programma nell’autunno 2020, con molta probabilità saranno nuovamente Marzio Innocenti e Amerino Zatta a concorrere per la presidenza federale.

Abbiamo voluto sapere qualcosa in più proprio dallo stesso Giancarlo Dondi, incontrato allo Stadio Sergio Lanfranchi di Parma poco dopo la cerimonia di premiazione della Coppa Italia.

 

Qualcuno lo rivorrebbe nuovamente a capo della Federazione Italiana Rugby, cosa pensa a tal proposito?

“Si vede che ho lasciato un buon ricordo - sorride - ma non ho più l’età per farlo”.

“Ho ricevuto molte telefonate, chiaramente mi ha fatto piacere però come ho risposto a chi mi ha chiamato, sono ancora a posto di testa e non me la sento di accettare proprio a causa della mia età”.

 

Come valuta sino ad oggi l’operato del suo successore Alfredo Gavazzi?

“Non mi piace fare commenti specialmente su persone che mi hanno sostituito. Purtroppo non sta avendo buoni risultati ma forse non è del tutto colpa sua.”

 

Sotto la sua gestione l’Italia era arrivata 9° nel Ranking e si era qualificata al 4° posto del 6 Nazioni, oggi questi risultati sembrano lontanissimi. Pensa che un cambio alla guida delle Federazione possa giovare in questo senso?

“Dipende tutto dai rugbisti che andranno a votare. Se saranno contenti lo rivoteranno, se non saranno contenti opteranno per altre soluzioni.”

L’ex presidente ci saluta così: “So di essere stato molto diplomatico, non potrei fare altrimenti”.

 

 

 

 

Classifica e risultati del Sei Nazioni 2019 - clicca sul match per tabellino e statistiche

 

 

 

La cover della tua squadra di rugby solo nello shop di Rugbymeet