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Finalmente con le braccia alzate al fischio finale, a Cardiff gli Azzurri hanno scritto una pagina di storia del rugby internazionale. La vittoria sul Galles campione in carica – anche se pallida controfigura della squadra spumeggiante dello scorso anno – ha mandato finalmente in archivio la striscia record di sconfitte consecutive nel Sei Nazioni e contemporaneamente segnato una prima volta a lungo cercata e voluta dall'Italia negli ultimi 25 anni, in uno dei templi del rugby mondiale.

Merito di un gruppo giovane, in evidente crescita a livello di consapevolezza, ben orchestrato dal ct Kieran Crowley e capitanato magistralmente da un condottiero nato come Michele Lamaro, che dopo tanti bocconi amari e critiche di ogni tipo può finalmente assaporare l'inebriante sapore dell'impresa.

Il primo plauso, scontato, va alla cocciutaggine di questa Italia, alla sua capacità di assorbire velocemente batoste e delusioni. L'impressione che in campo si ragionasse da squadra vera c'era dall'inizio del torneo; mancavano le prestazioni eccellenti, quelle in cui riduci al minimo sindacale gli errori, tieni costantemente il fiato sul collo agli avversari e sfoderi il coraggio di osare nel momento decisivo. Missione compiuta.

L'altro enorme, sentito grazie, va a tutti i 23 protagonisti scesi in campo con la maglia azzurra, perché ognuno di loro ha contribuito a questo capolavoro, con ostinazione, coraggio, lucidità e attributi da vendere. Hanno una responsabilità ancora più grande adesso: seppellire per sempre qualsiasi alibi e complesso d'inferiorità, lavorando per diventare stabilmente una nazionale di primo livello.

 

Le pagelle.

Capuozzo: E chi lo ferma più il nostro Ange? Inventa la meta della giornata, forse del torneo, con una purezza di movimenti e un'urgenza agonistica che non si vedevano dai tempi del grande Ivan Francescato. Provvidenziale. 8,5

Padovani. Se a creare ci ha pensato Capuozzo, a presentare il conto ai gallesi è stato Padovani, anche lui autore di una prestazione superba: sia in difesa, sia piazzando calci di punizione fondamentali sia come terminale offensivo. 8

Brex. Uno degli Azzurri con il rendimento più alto in questo Six Nations 2022, tranne che nell'azione della meta di Adams si è confermato il solito micidiale trancia caviglie. 7

Marin. Il giovane centro veneziano, una delle scommesse di Crowley in questo torneo, ha finalmente fatto vedere perché abbiamo bisogno di un giocatore così in mezzo al campo. Perfetto in difesa, preciso e senza sbavature palla in mano. 7,5

Ioane. Giocatore da XV ideale di questa edizione dei Six Nations, Ioane ha fatto impazzire anche i gallesi dominando la scena. Si mangia l'otto pieno (e forse abbondante) per quel mancato passaggio a Pettinelli smarcato. 7/8

Garbisi. Più di altri ha dovuto subire la pressione, in questi due mesi, e le lacrime di gioia e liberazione dopo la trasformazione del 21-22 finale sono state la giusta ricompensa. Prova lineare e lucida alla regia, preciso nei calci. 7,5

Braley. Trova passo e continuità, in una partita che l'Italia poteva vincere solo con un ritmo da assedio alla diligenza. Bravo a non andare mai fuori giri né a commettere ingenuità. 7 +

Halafihi. Fisico granitico e combattività isolana, Halafihi ha certamente impressionato in queste partite e a Cardiff ha portato in campo ancora una volta tutta la sua esplosività, imponendosi nel confronto con le terze dei Dragoni. 7,5

Lamaro. Giù il cappello, signori. Il capitano ha distribuito saggezza al Principality Stadium, mettendo a referto una quantità di placcaggi impressionante, molti dei quali devastanti, e facendoci godere con quel calcio in profondità sul contropiede di Ioane per la corsa di Fischetti 8 +

Pettinelli. Come sempre uomo ovunque in sostegno, preciso nei placcaggi e in ruck, pronto a risolvere le situazioni, ha chiuso in bellezza un torneo in cui da debuttante si è trasformato subito in certezza. 7 +

Ruzza. Lo dicono le statistiche, in cui Ruzza spicca sia per quantità di placcaggi sia per i numeri in rimessa laterale. Aggiungiamoci la sua predisposizione al riciclo e agli inserimenti, lì davanti è la nostra arma in più. 7,5

Fuser. Un ritorno in grande stile, finché è rimasto in campo si è espresso su standard di alto livello. Aver ritrovato un giocatore così al momento giusto è stata una manna. 7

Ceccarelli. In mischia si fa rispettare, conquistando un calcio importante prima del riposo, e in giro per il campo non fa mancare la sua presenza. 7

Nicotera. Ha forzato un tenuto a terra importante, che ci ha permesso di andare sul +6, fissando l'asticella sul punto d'incontro. I segnali incoraggianti visti nelle prime uscite sono stati confermati in pieno. 7 +

Fischetti. Si divide con Capuozzo il voto più alto ed è suggestivo che lo abbiano meritato pilone sinistro ed estremo, agli antipodi per numero di maglia e compiti in campo. Inesauribile, graffiante in spinta, ha conquistato quel calcio fondamentale con una delle corse di pressione più belle della nostra storia ovale. 8,5

 

Cannone. La scelta di utilizzarlo a Cardiff come impact player ha pagato. Tanti placcaggi ruvidi portati a termine e presenza fisica da combattimento. 7 +

Alongi. L'ultimo arrivato ha fatto vedere di sapere il fatto suo. Esordio assolutamente positivo per un ragazzo che in prospettiva può dare tanto a questo gruppo azzurro. 6/7

Bigi. Entra per portare il suo contributo di esperienza e gioca con buona padronanza, svolgendo il suo compito di perno della mischia con regolarità. Qualche errore al placcaggio ma prova senz'altro positiva. 6,5

Zanon. Altro contributo di qualità, soprattutto dal punto di vista della brillantezza atletica, in un momento cruciale del match come l'ultima mezzora. Sostanza e affidabilità. 6/7

Fusco. Bravo a comprendere l'andamento della gara e il bisogno dell'Italia di giocare più con la testa che con il cuore nei minuti decisivo. 6,5

Steyn. Decisivo nell'impedire una meta quasi fatta, che avrebbe mandato il Galles oltre il break, è riuscito a lasciare il segno. 7 +

Traorè. Bel combattente, ha fatto vedere di saperci mettere la faccia, contribuendo alla tenuta del pack azzurro e impegnandosi sul punto d'incontro. 6,5

Sisi. Una decina di minuti in campo, pochi per un giudizio. Ma come se l'è goduta anche lui... SV

 

 

 

Classifica 6 Nazioni 2022:

22 Francia

21 Irlanda 

10 Inghilterra

10 Scozia

7 Galles

4 Italia

 

 

 

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