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Una avventura durata un anno e mezzo condita da risultati tutt’altro che incoraggianti — nessuna  vittoria e poche “sconfitte onorevoli” —  hanno accompagnato Franco Smith verso un nuovo incarico, nel mezzo la pandemia a rendere ancora più complicata una gestione tecnica di Italrugby molto difficile.

Il tecnico sudafricano è stato ufficialmente spostato da capo allenatore della nazionale maggiore a Responsabile dell’alto livello, ruolo prima appartenuto a Franco Ascione. Un incarico che impegnerà Smith meno sul campo e più dietro una scrivania per gestire le sinergie tra nazionale, franchigie e Top10.

 

“Ho lavorato con tanti giovani, un centinaio. Durante la mia gestione abbiamo partecipato al alto livello internazionale ma abbiamo ancora pochi giocatori di livello internazionale, pochissimi di questi possono fare la differenza” ha ammesso Franco Smith dalla conferenza stampa di presentazione del nuovo CT Crowley.

“Lavoreremo per strutturare un nuovo percorso, una nuova Italia con nuovo pensiero e nuovo modo di fare. L’alto livello internazionale non è determinato da noi, analizzeremo i dati internazionali per poter competere al meglio con le grandi” ha concluso Franco Smith.

 

“Ha portato avanti in un contesto di grande complessità come quello imposto dalla pandemia, lanciando un gruppo di giovani che potranno contribuire a riportare l’Italia ad occupare le posizioni che il nostro movimento merita sulla scena internazionale”, questo il commento del presidente Marzio Innocenti.

 

 

 

Il nuovo staff tecnico dell’Italia del rugby:

Kieran Crowley - head coach e attacco

Andrea Moretti - allenatore degli avanti

Marius Goosen - allenatore della difesa

Corrado Pilat - allenatore delle skills

Giovanni Sanguin - capo preparatore atletico

Giovanbattista Venditti - Team Manager operativo

 

Foto Alfio Guarise

 

 

 

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