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In occasione dell'evento "Lo sport di squadre: il rugby e chi lo racconta", tenutosi a Torino, il ct della nazionale Conor O'Shea ha risposto ad alcune domande di Tuttosport riguardo al futuro della nazionale Azzurra. La lunga striscia negativa che l'Italia porta addosso non lascia presagire nulla di positivo in vista della RWC, ma il coach è positivo:

"L'obiettivo è quello di diventare come l'Argentina"

"Dal mio arrivo nel 2016 abbiamo fatto ripartire un sistema inceppato e oggi la struttura funziona. Le nazionali U18 e U20 battono sistematicamente le squade britanniche, e Treviso, battendo le Zebre, andrà ai playoff di Guinness Pro14".

"Del resto l'Italia che quest anno ha sfiorato la vittoria con la Francia era composta quasi esclusivamente da giocatori di Treviso. Abbiamo un futuro. Vincere il Pro14? Treviso potrebbe riuscirci già quest anno"

"Nel giro di dieci anni ci saranno 100 giocatori italiani monitorati in Europa. Non vogliamo vincere il Sei Nazioni o il Mondiale, ma avere la capacità di battere chiunque".

 

E poi una domanda alquanto insidiosa, di certo poco apprezzabile, soprattutto se fatta ad un allenatore di rugby:

In nome del rugby italiano, le Zebre potrebbero "scansarsi" per non fare un torto a Benetton?

E O'Shea prontamente controbatte: "Non sono cose da rugby!"

 

Foto Alfio Guarise