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Dopo aver parlato dell’esperienza nella Academy dei Wasps e della formazione dei giovani Andrea Masi va a fare una previsione sul prossimo 6 Nazioni. Il 95 volte azzurro, eletto miglior giocatore del 6 Nazioni 2011, vede la Francia come la favorita per la vittoria e auspica un altro Torneo molto difficile per l’Italia.
Ecco la seconda parte dell’Intervista ad Andrea Masi.


Che Sei Nazioni sarà a livello generale? Il Galles è in una fase di ricostruzione, la Francia ha iniziato un nuovo ciclo con tanti giovani ma già con ottimi risultati.

“La Francia è la mia candidata alla vittoria. In passato i Bleus forse avevano grandi individualità e ottime doti fisiche, ora sono molto più preparati sia in termini di fitness, ma principalmente a livello organizzativo. Le grandi come l’Inghilterra la temono e fanno bene”.

Cosa pensi dell’Italia?

“Sarà un altro Sei Nazioni molto difficile per l’Italia, ci saranno ottimi momenti perché c’è qualità tra gli azzurri, è però una squadra molto giovane con delle lacune in termini di maturità. Penso che a livello internazionale sia fondamentale avere la giusta esperienza soprattutto in alcuni momenti particolari della partita, quei momenti che ti permettono di gestire il risultato ma anche e soprattutto di vincere o perdere la gara”.



Parliamo del tuo futuro prossimo, a giugno tornerai in Italia a Treviso in quella che sarà la tua prima esperienza seniores.

“Parte per me una nuova avventura, sono entusiasta e non vedo l’ora di poter iniziare a lavorare con i ragazzi e con il nuovo staff. L’esperienza in accademia mi ha fatto capire l’importanza dello sviluppo del giocatore e come supportarlo nel percorso di crescita. Il mio obbiettivo sarà sicuramente quello di sostenere i tanti giovani di talento che il Benetton ha a disposizione, oltre ovviamente alla preparazione della squadra alla performance e alla vittoria del maggior numero di partite. Ma le due cose devono andare a braccetto, ci deve essere equilibrio tra lo sviluppo individuale del giocatore ed il risultato del weekend.”

 


La stagione del Benetton è stata abbastanza deludente. Dovrai curare un leone ferito.

“Ci sarà molto lavoro da fare ma ci sono tutti i presupposti per fare bene. Vedo individualità di altissimo livello, stranieri di grossa qualità e giovani con un potenziale elevato.
Molto dipenderà dal lavoro che tutto lo staff dovrà fare a livello tecnico e tattico, ma soprattutto mentale. Ho una grande stima e rispetto verso Marco Bortolami e Fabio Ongaro, che nonostante non abbiano una vastissima esperienza come allenatori, sono stati capaci di raggiungere risultati incredibili con la Benetton. Inoltre, non vedo l’ora di conoscere Paul Gustard, la sua esperienza sarà fondamentale nella crescita dei giocatori, ma anche di noi allenatori.”

 

 

 

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