Il caso: Lorenzo Cannone escluso dalla Nazionale U20
Lorenzo Cannone, 19 anni, tre in meno del fratello Niccolò, seconda linea del Benetton e dell’Italia (8 caps). Il fiorentino è una delle terza linee più promettenti del panorama italiano ma nonostante ciò non è stato convocato in Nazionale U20 per il recente test di Bastia con la Francia U20 Development (25-24).
Cannone infatti è sceso in campo a Padova per 80 minuti nella vittoria del suo Petrarca sul Valorugby (19-13) mentre i suoi compagni Hasa, Di Bartolomeo e Ferrarin erano in Corsica con l’Italia U20.
“Sarebbe una scelta punitiva quella della Federazione Italiana Rugby — scrive il Gazzettino —. Cannone jr. non avrebbe accettato di firmare il contratto federale istituito dal 6 agosto con il "Nuovo regime dei giocatori di interesse nazionale". Il regime nel primo ciclo regola il loro ingresso nelle Accademie….. Con i giocatori contrattualizzati e stipendiati dalla Fir e assegnati alle due franchigie di Pro14, per la durata massima di quattro anni”.
Cifre:
I contratti Fir pare siano 12.000 euro il primo anno, 14.000 il secondo, 18.000 il terzo
Cannone non avrebbe dunque seguito le orme dei classe 2000 Paolo Garbisi (Benetton), Gianmarco Lucchesi (Mogliano) e Federico Mori (Calvisano), i primi a sottoscrivere tale contratto.
L’accordo blinderebbe Cannone alle scelte Fir per ben 4 anni con Il terza linea - sempre secondo voci bene informate - che sarebbe stato indirizzato alle Zebre Rugby dalla prossima stagione invece che al Benetton Treviso assieme al fratello maggiore.
Il Presidente Gavazzi non smentisce ne conferma dal Gazzettino:
“Non so, dovete chiedere a Franco Ascione - spiega -. Nella mia vita non ho mai condizionato un allenatore nel club o in federazione a convocare o meno un giocatore. I tecnici devono prendersi le loro responsabilità. Io ho le mie idee e non le esprimo. Dico solo che ci sono delle regole da rispettare”.
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