Steve Bainbridge: cuor di leone
"Si è trattato di un vero shock. Sono partito senza soldi, senza vestiti e non avevo neppure gli stivali." (Steve Bainbridge, dopo l'improvvisa convocazione dei British Lions nel 1983)
Quando Roger Uttley si è ritirato, dopo il trionfale Grande Slam del 1980, il suo compagno di reparto nel Gosforth Steve Bainbridge, un gigante di 2 metri per 106 chili, è stato il primo ad attirare l'attenzione dei selezionatori della nazionale per sostituirlo.
Stephen Bainbridge è nato il 7 ottobre del 1956 a Newcastle-Upon-Tyne. Studente presso la John Maraly School e, in seguito, all'Alsager College, il ragazzo si è inizialmente dedicato al decathlon dov’è diventato campione scolastico, eccellendo nel salto in lungo, salto con l'asta e lancio del disco. Compiuti i quindici anni, Steve ha deciso di provare con il rugby, entrando tra le fila del Gosforth, il club che si sarebbe evoluto nel Newcastle Falcons.
Dopo avere giocato nella nazionale Under-23, Bainbridge ha fatto il suo debutto internazionale a Parigi, sabato 20 febbraio 1982, giocando in coppia con Maurice Colclough in una partita dove i bianchi hanno battuto i francesi 27 a 15, conseguendo così uno dei loro migliori risultati di quel decennio.
Pochi giorni dopo è arrivato un ulteriore successo, un 17 a 7 contro il Galles a Twickenham. Quel giorno la squadra capitanata da Steve Smith ha sconfitto per la seconda volta in tre anni i loro rivali di sempre, dopo che avevano perso con un margine molto ristretto la gara dell’anno precedente.
Bainbridge ha quindi consolidato la sua posizione in squadra pure nel 1983, giocando tutte e quattro le partite del Cinque Nazioni, anche se quello si è rivelato un torneo disastroso per l'Inghilterra, con l'unico punto arrivato da un 13 a 13 con i Dragoni a Cardiff.
In estate Steve è stato improvvisamente selezionato da Jim Telfer per il tour dei British Lions in Nuova Zelanda, quando il titolare, l'irlandese Donal Lenihan, ha dovuto rinunciare a causa di un'ernia. Il seconda linea di Newcastle-Upon-Tyne ha giocato undici gare non ufficiali e nella terza e quarta sfida con gli All Blacks, dopo che il seconda linea gallese Bob Norster aveva subito un infortunio alla schiena.
Il terzo match è stato perso solo 15 a 8, ma nel quarto i Leoni, già sotto 3 a 0 nella serie, hanno subito un pesante 38 a 6 con sette mete concesse, tra cui una hat trick di Stu Wilson. Nonostante le delusioni, Bainbridge, che ha giocato sempre in partnership con Maurice Colclough, è stato considerato una delle poche note positive della tournée.
Entrambi le seconde linee, Steve e Maurice, hanno dato un grosso contributo il 19 novembre successivo, quando l’Inghilterra si è vendicata sconfiggendo gli All Blacks a Twickenham con il punteggio di 15 a 9. Il capitano neozelandese Andy Dalton aveva dato forfait e la fascia era finita sul braccio di Stu Wilson. Il coach inglese Dick Greenwood, invece, aveva scelto come skipper il tallonatore del Leicester Peter Wheeler, il quale, scartato dai Lions l’anno precedente, aveva qualche cosa da dimostrare. La partita è stata a tratti brutale, con gli avanti inglesi che hanno surclassato quelli con la felce sul petto. Proprio un loro carrettino, a seguito di una palla conquistata in touche da Steve Bainbridge, ha portato Maurice Colclough oltre la linea bianca. Era dal lontano 1936, quando il principe Obolensky aveva segnato due mete, che l'Inghilterra non vinceva con la Nuova Zelanda a Twickenham.
Nel 1984 Bainbridge ha di nuovo giocato tutte e quattro le partite del Cinque Nazioni, ma anche quel torneo è stato povero di soddisfazioni per l’Inghilterra, che è riuscita ad intascare solo la vittoria di Londra contro l’Irlanda (12 a 9). Bruciante è stata la sconfitta per 18 a 32 subita per mano della Francia a Parigi, e, soprattutto, il 15 a 24 con cui ha perso a Twickenham contro il Galles, partita quest’ultima che ha segnato la fine delle carriere di Clive Woodward e Peter Wheeler.
Steve ha saltato il tour invernale in Sudafrica e tutto il Cinque Nazioni del 1985 a causa di un infortunio, con il suo posto preso da Wade Dooley, per poi riapparire durante il tour estivo in Nuova Zelanda. Il seconda linea ha giocato entrambe le partite di una serie che l'Inghilterra ha perso 2 a 0: 13 a 18 a Christchurch e 15 a 42 a Wellington.
In quel periodo Steve ha lasciato il Gosforth e si è accasato al Fylde.
Dopo avere trascorso il 1986 fermo ai box, la stagione 1987 è stata l'ultima per il seconda linea di Newcastle. Purtroppo gli inglesi erano in un periodo fra i più bassi della loro storia e, dopo un deludente Cinque Nazioni terminato con un’unica vittoria contro la Scozia (21 a 12), hanno trovato altrettanta difficoltà durante la prima edizione della Coppa del Mondo di rugby. Steve Bainbridge ha conquistato il suo diciottesimo e ultimo cap contro gli Stati Uniti, nella prima fase del torneo, una gara giocata in coppia con Peter Winterbottom che il XV della Rosa ha vinto 36 a 6.
Bainbridge ha continuato a giocare a livello di club fino ai primi anni novanta, prima con la maglia dell'Orrell RFC e, infine, di nuovo al Gosforth, dove ha terminato la carriera.
Una volta in pensione, Steve ha proseguito con la sua attività di rappresentante di motori per la Benfield Motor Group.
Nel 2014 Steve, assieme ad altri nove ex compagni dei Lions, tra cui Ian McGeechan, Peter Winterbottom e Roger Uttley, ha preso parte alla 620 miglia, una sfida ciclistica di sette giorni con al quale ha visitato i quattro stadi internazionali di Twickenham, Cardiff, Dublino e Murrayfield. Lo scopo era quello di raccogliere quanto più fondi possibili per il Walking With The Wounded, ente di beneficienza che aiuta i militari britannici feriti in azioni di guerra.
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