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"Patrick Timothy Walsh, quella canaglia; ma che bellezza." (In un bar di Auckland)

Come fare per diventare un All Black? Bisogna ballare con le mogli dei selezionatori." (Pat Walsh)

Sfogliando la lista dei 100 migliori All Blacks di tutti i tempi stilata dal prestigioso New Zealand Herald, dopo avere incontrato personaggi noti a tutti gli appassionati della palla ovale quali Jona LomuRichie McCawSean FitzpatrickJohn Kirwan, ecco che alla posizione numero 16, alle spalle di Kieran Read, ci si imbatte in un nome che probabilmente ai più non dice molto: Pat Walsh. Eppure questo maori, che ha calcato i campi nella seconda metà degli anni ’50, ha ben ragione di essere così in alto alla suddetta classifica. Abbastanza versatile da rappresentare il suo paese in tre posizioni diverse, estremo, centro e ala (oggi lo si definirebbe un utility back) Walsh era molto apprezzato in quanto giocatore intelligente e coraggioso, dotato di “piedi che ballavano” e un’abilità nella corsa senza eguali.

Patrick Timothy Walsh è nato il 6 maggio 1936 a Kaitaia, piccola città situata sulla punta dello stivale neozelandese, come Messina, anche se laggiù lo stivale è rovesciato e la cittadina si trova all’estremo nord.

All'inizio degli anni '50, mentre frequentava il Sacred Heart College, Walsh aveva già mostrato di essere una bella promessa del rugby e lo stesso ha fatto quando ha giocato nella squadra piena di stelle dell’Ardmore Teacher's College. Così non c’è da sorprendersi se nel 1954, a 18 anni, ha iniziato la sua avventura nel rugby di alto livello giocando per Auckland.

Il 20 agosto 1955, con i suoi 19 anni e 106 giorni, Pat è diventato il secondo giocatore più giovane a giocare un test match per gli All Blacks. Quel giorno, infatti, il coach Tom Morrison lo ha inserito come trequarti centro nel XV che ha affrontato i Wallabies a Wellington. I neozelandesi, capitanati da Ian Clarke, hanno vinto l’incontro 16 a 8. Il ragazzo ha disputato anche gli altri due test match, sfociati nella vittoria di Dunedin e con la sconfitta di Auckland, schierato, però, nel ruolo di estremo.

Sempre nel 1955, Pat è stato onorato della Tom French Cup quale miglior giocatore maori dell’anno. Questo gli è valsa la selezione per i Maori All Blacks, squadra che il trequarti avrebbe capitanato per diverse stagioni sino al 1961.

È stato ancora da estremo che Tom Morrison ha fatto giocare Walsh nel primo test match con gli Springboks a Dunedin, nel estate del 1956. Gli All Blacks hanno vinto 10 a 6, ma il secondo incontro, disputato all’Athletic Ground di Wellington in condizioni meteorologiche disastrose, non è andato altrettanto bene; gli uomini di Morrison sono stati sconfitti con il punteggio di 3 a 8 e l’estremo è stato messo in difficoltà dal maltempo.

Per il terzo test di Christchurch i selezionatori hanno espresso seri dubbi sulla presenza di Pat in squadra e hanno suggerito che fosse lasciato fuori rosa. Così, la maglia numero 15 è stata affidata al debuttante Don Clarke, mentre lui è rimasto in panchina. Per la cronaca, gli All Blacks hanno vinto 17 a 10.  I vice di Morrison, Jack Sullivan e Arthur Marslin, volevano che andasse così anche nell’ultimo, decisivo, match di Auckland, ma il coach li ha convinti che il maori di Kaitaia avrebbe dovuto essere impiegato e lo ha schierato centro. L’incontro è stato vinto 11 a 5 e con esso la serie. Molti anni dopo Morrison ha dichiarato che mantenere Walsh nella line-up e riorganizzare il suo stile d’attacco è stata una delle decisioni migliori della sua lunga carriera.

Una settimana prima di disputare questo incontro, Pat è sceso in campo contro gli stessi Springboks, sempre all’Eden Park, con la casacca dei New Zealand Maori, perdendo sonoramente per 0 a 37. Erano gare particolari queste, in quanto i maori erano ben consapevoli di come la popolazione indigena del Sudafrica venisse trattata sotto il regime dell'apartheid.

Nel 1957 la nazionale neozelandese ha visitato l’Australia, a dieci anni di distanza dall’ultimo tour. La squadra, ora allenata da Dick Everest, leggendario coach di Waikato, ha vinto entrambi i test match. Gli All Blacks hanno trionfato anche in tutti gli incontri con le selezioni locali, tornando in patria con 13 successi in altrettante sfide. Per quanto riguarda Walsh, ha disputato entrambe le sfide con i Wallabies schierato trequarti ala e ha schiacciato l’ovale oltre la linea proibita sull’erba del Cricket Ground di Sydney. Il ragazzo ha quindi giocato altre due partite, contro Western New South Wales e Queensland, marcando una meta a ciascuna.

Pat ha affrontato nuovamente gli Aussies tra agosto e settembre dell'anno seguente, questa volta in una serie di tre test match casalinghi. Nel primo di questi, il 23 agosto 1958 a Wellington, il ragazzo di Kaitaia ha giocato al centro della backline in coppia con Terry Lineen e ha realizzato una doppietta, aiutando così la propria squadra a vincere con il punteggio di 25 a 3.

Everest ha schierato Walsh trequarti centro anche nel secondo test a Christchurch, ma stavolta sono stati gli ospiti ad assaggiare il dolce nettare della vittoria, con un perentorio 6 a 3. Il coach ha deciso così di rimescolare le carte per il match decisivo, andato in scena il 20 settembre a Auckland: ha ceduto la maglia numero 13 a Ross Brown e spostato Pat all’ala. La mossa ha dato i suoi frutti. Gli All Blacks hanno vinto 17 a 8 e la famigerata Bledisloe Cup è rimasta nella bacheca neozelandese per il quarto anno consecutivo.

A fine stagione a Walsh stata consegnata per la seconda volta la Tom French Cup.

Il 1959 è l’anno in cui nel Paese della Lunga Nuvola Bianca sono arrivati i British Lion, allora chiamati ancora British Isles, capitanati dall’irlandese Ronnie Dawson.

Il primo test match è andato in scena a Dunedin il 18 luglio, quando Don Clarke ha conquistato i titoli dei giornali con l'allora record del mondo di sei piazzati, grazie ai quali gli All Blacks hanno vinto 18 a 17. I britannici sono impazziti per come i Leoni fossero riusciti a segnare quattro mete, due con Malcolm Price e una a testa per Peter Jackson e Tony O'Reilly, per poi farsi superare dal fenomenale estremo del Waikato. Quel giorno Pat correva sulla fascia, ma, a causa di un infortunio, è stato costretto a saltare i rimanenti tre match, due dei quali vinti dagli uomini allenati da Jack Sullivan.

Nella medesima stagione Pat ha vinto con Auckland il Ranfurly Shield, mantenendolo poi in bacheca sino al 1963 grazie a 27 difese (è stato perso solo una volta nel 1960 per mano di North Auckland).

A quel punto, però, Walsh è rimasto escluso dal giro della nazionale per un periodo di quattro anni, sino a quando l’allenatore Neil McPhail lo ha convocato per il tour del Regno Unito nel 1963.

I ragazzi capitananti di Wilson Whineray hanno sconfitto una dietro l’altra le nazionali d’Irlanda, Galles, Inghilterra e Francia, ma hanno mancato lo slam a causa del clamoroso 0 a 0 di Murrayfield, e sono usciti vittoriosi anche da tutti gli incontri non ufficiali tranne quello con il Newport di Brian Price al Rodney Parade, terminato 3 a 0 per i padroni di casa. Pat, dal canto suo, ha disputato solo il test match con l’Inghilterra a Twickenham, al centro assieme a Ian Uttley, dove ha marcato una meta, e ha preso parte a 12 partite infrasettimanali.

Il viaggio è terminato nel febbraio del 1964 in Canada. Al rientro in patria, Walsh ha deciso di ritirarsi dalle scene internazionali.

Pat Walsh ha giocato per gli All Blacks 27 volte, tra le quali 13 test match, e realizzato un totale di 7 mete.

Una volta che i suoi giorni di gioco sono terminati, il maori di Kaitaia ha mantenuto i suoi collegamenti con il rugby lavorando in qualità di selezionatore per i Tuttineri dal 1969 al 1971, e poi per North Island, dal ’71 al 1980, e per Counties.

Oltre a questo, l’ex trequarti ha aperto anche un pub in Auckland, il Wanders Club, che ha gestito assieme al figlio Mark.

Pat ha passato l’ovale a causa del cancro il 23 novembre 2007, all’età di 71 anni. Alcuni tra i più grandi All Blacks del passato, Fred AllenColin MeadsBob ScottWaka Nathan e Bryan Williams, hanno preso parte al suo funerale che si è tenuto al Sacred Heart College.

 

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