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Così come eventi di portata mondiale come i Mondiali di Calcio anche la Rugby World Cup ha legato la sua immagine ad un elemento simbolico: il pallone. Dietro al “pallone ufficiale” vi è un forte impatto commerciale e promozionale, e World Rugby non può trascurare l’importanza di farsi pubblicità utilizzando quello che è l’oggetto di culto di questo sport.

Nella storia tre aziende si sono divise il patrocinio della produzione del pallone ufficiale della Rugby World Cup. Dalle prime edizioni a quelle più recenti le caratteristiche dell’ovale sono cambiate radicalmente al fine di rendere la palla un oggetto sempre più appetibile e interessante tra gli appassionati del rugby.

Rugby World Cup 1987: fu la Mitre ad occuparsi della produzione dell’ovale della prima Coppa del Mondo di rugby. La palla aveva caratteristiche abbastanza semplice: composta da quattro pannelli bianchi, presentava il logo dell’azienda al centro, due loghi dell’IRB e la scritta “Official Match Ball Rugby World Cup 1987”.

Rugby World Cup 1991: per questa edizione l’IRB riesce ad attirare l’attenzione dell’Adidas; in occasione del mondiale l’azienda tedesca si occupò della realizzazione dell’ovale: il pallone presenta al centro il logo Adidas affiancato da quello della Rugby World Cup, la scritta “Official Match Ball Rugby World Cup 1991” e, per decorazione, sui bordi dei pannelli ci sono delle bande nere.

Rugby World Cup 1995: vuoi lo scarso impatto mediatico del rugby l’Adidas decide di svincolarsi dall’impegno di produrre il pallone ufficiale dei Mondiali di rugby (preferendo concentrarsi sui Mondiali di calcio). Per il mondiale sudafricano entra in gioco la Gilbert che, d’ora in poi, diventerà il fornitore ufficiale dei palloni per i Mondiali di rugby. Il pallone non cambia concept: logo dell’azienda e della RWC campeggiano su due dei pannelli. Sui bordi sono presenti delle fasce blu e verdi. Questa tipologia di pallone sarà ripresa da Gilbert per la linea di ovali prodotti per gli anni ’90 e 2000. Per la RWC 1999 e 2003 saranno prodotti palloni molto simili a quello del 1995.

Rugby World Cup 2007: Per quest anno l’azienda inglese si presenta con un pallone del tutto nuovo. L’ovale è completamente bianco, al centro c’è il logo Gilbert con il logo RWC sottostante e il logo “France 2007”. Le fasce blu e verdi vengono sostituite da dei motivi rettangolari poste sulle estremità dell’ovale.

Rugby World Cup 2011: Per questa edizione l’ovale ricalca il pallone usato nel 2007. Viene inserito il nuovo logo adottato per la scritta “Rugby World Cup”. Sopra e sotto tale scritta vi è il logo “New Zealand 2011”. Per quanto riguarda gli ornamenti vengono inseriti dei motivi tribali, sempre verde e blu, che rimandano ai tatuaggi maori neozelandesi.

Rugby World Cup 2015: Per questa edizione World Rugby richiede maggiore originalità nella realizzazione di un prodotto destinato al marketing. Pertanto Gilbert, pur riprendendo alcuni caratteri dei vecchi palloni, come il logo del Mondiale e la scritta “England 2015”, inserisce #RWC2015. Scompaiono i motivi blu e verde, sostituiti da una trama di fasce di colore blu, giallo, celeste e rosa.

Rugby World Cup 2019: il concept ball del 2015 viene ripreso anche per questa edizione del Mondiale con maggiori particolari legati alla cultura giapponese. Per l’occasione Gilbert introduce il nuovo logo World Rugby con #RWC2019. La trama ornamentale presenta delle fasce di colore blu, celeste e verde scuro, ispirate ai kimono. Sull’estremità dell’ovale vi è un cerchio rosso che rimanda al Sol Levante presente sulla bandiera del Giappone. Sempre sull’estremità vi è la scritta “Giappone” realizzata con i caratteri kanji (si pronuncia Ni-hon).