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Come ogni ragazzo cresciuto in un piccolo villaggio minerario anch'io sognavo di giocare per il Galles. Ma diventare il capitano del mio paese era al di là di qualsiasi cosa avrei potuto sperare.” (Bleddyn Bowen)

Bleddyn Bowen è stato tra i pochi atleti di classe di una nazionale gallese, quella degli anni ottanta, lontana parente dello squadrone che solo un decennio prima aveva dominato il mondo ovale. Trequarti centro elegante, veloce e dotato di un tempismo perfetto, lui era quello con una marcia in più, il talento naturale che trovava il bandolo della matassa mentre gli altri stentavano a raccapezzarsi.

Bowen ha guadagnato 24 caps con la propria nazionale, vivendo il momento migliore della sua carriera nel 1988 quando, da capitano, ha condotto i Dragoni alla vittoria di un Cinque Nazioni che mancava loro da nove anni e alla conquista della Triple Crown.


 

 

Bleddyn Bowen è nato il 16 luglio 1961 a Trebanos, villaggio minerario della Swansea Valley che ha dato i natali anche ad altri campioni della palla ovale quali Robert Jones, Arwel Thomas e Justin Tipuric.

Bleddyn ha iniziato a giocare da bambino nel club della sua città, il Trebanos RC, e nel 1980 ha avuto un assaggio della nazionale giovanile del Galles quando ha affrontato i pari età sudafricani a Newlands e a Città del Capo: partite queste che hanno fatto da contorno ai primi due test match dei British Lions di Bill Beaumont. La vittoria dei rossi li ha resi la prima squadra gallese a battere una squadra sudafricana in casa loro. L’apartheid era molto evidente durante il tour e la gente del posto ha saltato di gioia ogni volta che i giocatori di colore del Galles, Glen Webbe e Phil Ford, hanno realizzato una meta.

Dopo il ritorno in patria Bleddyn ha disputato un paio di stagione tra le fila dello Swansea. In seguito, una volta entrato a far parte della polizia, si è trasferito di conseguenza nella squadra di rugby del South Wales Police RFC, team con sede a Bridgend, oggi nel circuito degli Ospreys. Assieme a lui giocava gente quale Martyn Morris (12 caps con la nazionale), Stevie Sutton (9 caps), Richie Donovan (1 caps) e Richie Collins (38 caps): tutti poliziotti.

Il 22 ottobre 1983 Bleddyn ha rappresentato il Galles in un match senza cap contro il Giappone a Cardiff, dove ha realizzato la meta che ha concesso ai suoi la vittoria per 29 a 24. Il 12 novembre successivo il ragazzo ha fatto il suo debutto ufficiale in una brutta sconfitta contro la Romania a Bucarest. Il ventiduenne Bowen era uno dei sei esordienti scelto per quella gara dal coach John Bevan, il quale li aveva avvertiti che quel loro primo incontro internazionale sarebbe stato difficoltoso. Il Galles capitanato da Eddie Butler, infatti, è stato battuto 24 a 6 concedendo quattro mete agli avverarsi.

Nonostante la batosta, Bowen è riuscito a mantenere il suo posto nella squadra per affrontare il Cinque Nazioni del 1984. Il giocatore ha ringraziato e si è presentato con il break che ha dato ad Adrian Hadley l’ovale per la meta con la quale il Galles ha battuto 24 a 15 l'Inghilterra a Twickenham l’ultima giornata del torneo. Gli altri punti sono stati messi sul tabellino grazie a due piazzati di Howell Davies e ad un paio di drop di Malcom Dacey.
Prima di questa gara, Bleddyn aveva contribuito con due penalties alla vittoria per 18 a 9 contro l'Irlanda a Lansdowne Road, ma poi i rossi erano usciti battuti dal Cardiff Arms Park per mano della Francia; una sconfitta che, se unita a quella patita la prima giornata, sempre in casa, contro una Scozia che avrebbe centrato il Grande Slam, ha fatto sì che fosse un altro anno deludente per il rugby cimbrico.

Nella stagione 1985 Bleddyn ha giocato solo una partita, la vittoria per 40 a 3 contro le Fiji a Cardiff il 9 di novembre, in quanto il nuovo coach Tony Gray ha deciso di sperimentare il giocatore dello Swansea Kevin Hopkins e quello del Pontypool Mark Ring.

Il trequarti centro del South Wales Police RFC è tornato a vestire il rosso della nazionale nella stagione successiva, perdendo 18 a 23 contro l'Inghilterra a Twickenham, dove per lui è arrivata la prima meta internazionale. Bowen ha disputato anche le successive sfide del Cinque Nazioni, ma quello sarebbe stato un altro campionato di basso livello per il Galles, che ha fatto registrare le vittorie sulla Scozia (con il famoso penalty di Paul Thorburn da una distanza di 65 metri) e l’Irlanda.

In estate il XV gallese ha preso parte ad un tour nel sud del Pacifico, dove, oltre a tre incontri con selezioni locali, ha disputato i test match contro le nazionali di Fiji, Samoa e Tonga. I Dragoni sono usciti vincenti da tutte le sfide, tranne quella con Eastern XV al National Stadium di Suva, e Bowen è tornato in patria con un bottino di 12 punti, frutto di una meta alla squadra samoana, di una trasformazione contro le Fiji e di un piazzato ai tongani.



Nel 1987 si è disputata la prima Coppa del Mondo di Rugby in Nuova Zelanda, dove i Dragoni non partivano certo con i favori del pronostico. Invece, è stato proprio lì che la squadra è progredita parecchio.

I gallesi erano arrivati in Nuova Zelanda sullo stesso volo della squadra scozzese e di quella irlandese, dopo un viaggio in classe economy durato 25 ore. Poche ore dopo l'atterraggio i giocatori erano già sul campo per una sessione d'allenamento. È stata un'idea sconsiderata. A causa del lungo viaggio, con i muscoli ancora rattrappiti, molti di loro hanno avuto lesioni muscolari che avrebbero pesato sul resto del torneo. Uno di essi è stato proprio Bowen, che ha causa di un problema al bicipite femorale è stato costretto a saltare le prime due sfide con Irlanda e Tonga.

La squadra allenata da Tony Gray e capitanata da Dick Moriarty ha iniziato il mondiale battendo 13 a 6 il XV del Trifoglio e poi i tongani 29 a 16. Bleddyn ha iniziato il proprio torneo la terza giornata con il Canada, segnando una meta che ha contribuito alla vittoria dei suoi per 40 a 9. A quel punto il Galles è volato a punteggio pieno a Brisbane per disputare i quarti di finale contro l'Inghilterra.
I Celti hanno vinto meritatamente la sfida con la Rosa realizzando un secco 16 a 3, grazie a tre mete gentilmente concesse da Gareth Roberts, Robert Jones e John Devereaux, due delle quali trasformate da Paul Thorburn. Purtroppo, la semifinale contro gli All Blacks si è rivelata troppo dura per una squadra devastata dagli infortuni ed è stata persa 6 a 49.

Con grande sorpresa, i Dragoni hanno conquistato la finale di consolazione contro i favoriti australiani, con Paul Thorburn che ha sigillato la vittoria per 22 a 21 trasformando la meta marcata a tre minuti dal fischio finale da Adrian Hadley. Blowen, però, questa partita l’ha guardata dalla tribuna.

Il 7 novembre, sempre del 1987, Bleddyn ha realizzato una doppietta nella partita vinta contro gli Stati Uniti a Cardiff, dove Gray lo ha eletto capitano della squadra e lo ha schierato apertura, preferendogli con la maglia numero 12 Kevin Hopkins.

Il trequarti di Trebanos ha mantenuto l'onore di essere il capitano del Galles anche durante il Cinque Nazioni del 1988 e quello è stato l'apice della sua carriera.

I rossi hanno aperto il torneo con l’emozionante vittoria contro l'Inghilterra a Londra per 11 a 3, merito di due mete di Adrian Hadley e del drop calciato tra i pali da Jonathan Davies. A questa è seguita l'altrettanto emozionante vittoria sulla Scozia in casa, un 25 a 20 con tre mete realizzate e un altro calcio di rimbalzo di Davies. Sono stati due trionfi nati da un gioco caratterizzato dalla velocità, come dimostra la seconda meta di Hadley contro gli inglesi, dove Bowen ha avuto un ruolo fondamentale. Questa, però, non è stata una sorpresa, perché la squadra in rosso sembrava disporre di ben quattro mediani di apertura a fare girare l’ovale, fra i quali lo stesso Bleddyn. La Triple Crown è arrivata in maniera rocambolesca grazie ad un penalty di Paul Thorburn all’ultimo minuto a Dublino. La sfida è terminata 12 a 9, dopo che il primo tempo si era chiuso 9 a 3 in favore dei padroni di casa. Purtroppo, la sconfitta di Cardiff con la Francia ha visto svanire il sogno del Grande Slam, ma non il successo nel torneo, condiviso ex equo proprio con i Galletti.
Era dal 1979 che i rossi non conquistavano il titolo del Cinque Nazioni e Bowen sarebbe stato l'ultimo capitano gallese a sollevare la Triple Crown per i successivi 17 anni.

Da questo punto in poi, però, le cose non sono più andate molto bene per il ragazzo di Trebanos. Selezionato come skipper da John Ryan per il tour estivo in Nuova Zelanda, si è fratturato un polso e ha dovuto rinunciare.

Dopo di allora Bowen ha disputato solo altre due gare per il Galles, entrambe nel ruolo di apertura: due brutte sconfitte nel Cinque Nazioni del 1989 subite dalla Scozia (7 a 23) e dall'Irlanda (13 a 19). Contro i verdi il ragazzo ha sbagliato un calcio dalla metà campo, con l'ovale che è stato catturato da Noel Mannion, il quale si è involato a marcare una meta correndo per oltre 70 metri. I selezionatori della nazionale non glielo hanno mai perdonato e Bleddyn non è più stato convocato.

Bleddyn Bowen ha guadagnato 24 presenze con la propria nazionale e ha fatto registrare cinque mete, cinque piazzati e una trasformazione.

Nella stagione 1988-89 Bowen è tornato allo Swansea, ma la sua carriera si è conclusa nel 1990 a seguito di uno strappo del legamento crociato. A 29 anni Bowen ha appeso le scarpe al chiodo; una fine triste per un giocatore modesto ma di grande talento.

Dopo il ritiro Bowen ha gestito l’ufficio regionale per la Konica Minolta a Swansea.

Nell’agosto del 2014, Bleddyn Bowen, assieme a Paul Thorburn e a Mark Titley, ha partecipato ad una sfida di golf per beneficenza.

 

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