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Il Rugby Viadana 1970 ha presentato oggi il prossimo Responsabile Tecnico di prima squadra e di tutto il settore giovanile, si tratta di German Fernandez, ex formatore degli allenatori di alto livello della federazione argentina ed ex assistant coach dei Pumas.

Fernandez è stato per per 10 anni allenatore dei Pumas, lo ricordiamo al fianco di Santiago Phelan alla Rugby World Cup 2011, negli ulti anni ha ricoperto il ruolo di responsabile della formazione per la UAR (Federazione Rugby Argentina), lavorando nel contempo per World Rugby in qualità di formatore dei tecnici a supporto delle federazioni internazionali come consulente di Brasile, Uruguay, Spagna, Cile, Stati Uniti e Messico.

“E’ stata una scelta difficile dopo 12 anni con la UAR - esordisce German Fernandez - in passato ho avuto il piacere di lavorare con Graham Henry e di contribuire alla crescita dei Pumas a livello internazionale”.

Fernandez con il Rugby Viadana lavorerà in qualità di responsabile tecnico del club andando a focalizzassi sulla formazione di giocatori di ogni età ma anche degli allenatori. Per lui è stato raggiunto un accordo biennale con opzione di rinnovo per il terzo anno. Arriverà a Viadana i primi giorni di settembre. Ecco le prime dichiarazioni di German Fernandez dalla conferenza stampa di presentazione.

 

Perché ha scelto l’Italia?

“Ho accettato una nuova sfida personale, da molto tempo sia io che la mia famiglia avevamo intenzione di vivere una nuova esperienza in Europa. Sono felice di venire in Italia”.

 

Che tipo di lavoro svolgerai nel tuo nuovo club?

“Il mio primo passo è stato studiare la squadra attraverso i video delle ultime partite. Sto analizzando i nostri giocatori, con loro lavorerò prima a livello individuale e poi collettivo. Mi dedicherò inoltre alla formazione degli allenatori”.

 

Conosce il rugby italiano? Che impressioni ha avuto?

“Non lo conosco ma conosco quasi tutti gli argentini che ci giocano o ci hanno giocato. Da quello che ho potuto vedere penso sia un rugby molto fisico ed è quello da cui partire per poi lavorare sulle skills per migliorare il gioco collettivo”.

 

Quali novità poterà a Viadana?

“Lavorerò sull’ambiente, mi piacerebbe emulare quello che si vive in un club in Argentina. Sul campo le skills saranno all’ordine del giorno, voglio che alla fine di ogni allenamento i giocatori abbiano imparato qualcosa”.

“La sfida sarà mantenere buone skills a un ritmo alto. Alleneremo molto questo aspetto che andrà applicato in un gioco dinamico e intenso. Un allenamento intenso e con tanto ritmo andando a lavorare su fasi ripetute del gesto tecnico. Non solo da mischia o da touche si può giocare - aggiunge - , si può partire dal disordine dai turn over. Io proporrò gioco da diverse situazioni, lavorerò su intensità e velocità.”

 

Quanto tempo ci vorrà per vedere i primi segnali della nuova identità?

“Non so quanto tempo ci vorrà. Per dare una tempistica prima bisogna conoscere il club, la gente, i giocatori. La cosa più importante è la qualità umana delle persone.”

 

Ha in mente di portare giocatori dall'Argentina?

“Non c’è l’intenzione di portare argentini, sono qui per sviluppare giocatori italiani a Viadana”.