1 anno fa 11/05/2021 01:26

Kieran Crowley e un nuovo staff tecnico per l’Italia

Si cerca la soluzione interna, Franco Smith spostato a direttore dell’alto livello

Sembra ormai fatta per Kieran Crowley, 59enne neozelandese primo indiziato per la panchina dell’Italia del rugby.

Rugbymeet aveva anticipato la ricerca da parte di Fir di un nuovo capo allenatore che avrebbe sostituito Franco Smith, i francesi Guy Noves e Pierre Mignoni non avrebbero accettato l’offerta ed ecco che Crowley, ormai ex allenatore del Benetton Rugby, vince il duello finale con l’allenatore delle Zebre Michael Bradley. L’ex CT del Canada potrebbe quindi essere annunciato mercoledì 19 maggio.

 

Con Marzio Innocenti nuovo Presidente Fir anche la Nazionale maggiore avrà una nuova guida: Kieran Crowley ct e staff ridotto a due vice allenatori, Marius Goosen (ex Benetton) al suo terzo mandato azzurro dopo la collaborazione con O'Shea e Smith, e  Andrea Moretti (ex azzurro già coach di Petrarca, Accademia e Under 20) per gli avanti (già per Aironi e Zebre) .

Franco Smith dopo aver gestito l'anno difficile della pandemia e dopo 0 vittorie in 14 match diventerà responsabile dell'alto livello. Dal campo alla scrivania.

 

Secondo il Mattino di Padova Crowley sarebbe stato preferito nel rush finale a Michael Bradley, coach delle Zebre. “Così quando la trattativa con l'ex All Blacks s'è arenata (si è parlato di una cifra superiore ai 400mila euro), è stato contattato il coach irlandese che, fra l'altro, è già un dipendente federale. E nella logica dei risparmi che questa Fir vuole perseguire, è un dettaglio non trascurabile. Anche la gestione Gavazzi che pur mirava a nomi d'effetto come Cheika o Wayne Smith, quando Eddie Jones chiese 750mila euro e uno staff costoso, lasciò cadere la trattativa. Negli ultimi giorni Crowley ha accettato un contratto per un cifra inferiore”.

 

Kieran Crowley, All Black 848, estremo campione del mondo 1987 è chiamato a guarire questa Italia dai 32 ko consecutivi nel 6 Nazioni.

 

 

Foto Alfio Guarise

 

 

 

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Aldo Nalli  1 anno fa

La casa si costruisce dalle fondamenta non dal tetto.... In questo senso la divisione tra alto e basso livello con distinti tecnici mi pare un ottima idea, ma attualmente come allenatore chiunque metti può ambire ad una vittoria, na non di più...

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