L'ombra lunga di Italia - Sudafrica

Ormai ci siamo, è tutto pronto: formazioni, dichiarazioni di rito, speranze e sogni sono tutti al loro posto in attesa del fischio di inizio di Italia - Sudafrica, l'ennesima partita della vita della nostra Nazionale votata all'impresa di superare per la prima volta il girone eliminatorio dei Campionati del Mondo.
Questo match è atteso da anni. Si sapeva che sarebbe stato il match decisivo e così è: nel rugby del resto la palla non è tonda e le sorprese non sono quindi all'ordine del giorno. Come arriva l'Italia a questo match? Gonfia di parole di impegno e di speranza, le solite di sempre. "Vogliamo dare il massimo", dice O'Shea e ci sarebbe da chiedersi quando mai uno sportivo di alto livello debba voler fare diversamente.
Dopo la partita col Canada, un buon allenamento con una squadra che si è lasciata alle spalle ogni ambizione e che si giocherà con la Namibia la partita per decidere la squadra col ranking peggiore di tutto il Mondiale, è montata un'onda incontrollabile di entusiasmo e autosuggestione. Ottima cosa per i tifosi, mentre per la squadra gli effetti sono tutti da verificare.
O'Shea presenta una formazione sperimentale con parole del tutto canoniche: "È la partita della vita", un'espressione sempre ben presente nelle cronache sportive e che ha sempre un lieve retrogusto di speranza, ma soprattutto una forte connotazione di angoscia.
È giusto caricare di questa pressione vita/morte una squadra che ha dimostrato continuamente di non saperla gestire? La domanda è retorica, ma la risposta la darà il campo ormai tra poco.
Si potrebbero fare molte considerazioni su motivazioni e lucidità in partite di questo genere, ma non c'è più tempo. L'unica cosa che possiamo dire ai ragazzi è: entrate in campo cercando di richiamare alla mente la prima volta che vi siete veramente divertiti giocando a rugby e la prima volta che vi siete sentiti veramente una squadra.
Nel divertimento e nella fiducia reciproca possiamo trovare quella lucidità, quella reattività e quella ferocia che la semplice forza di volontà ci ha negato in tutti questi anni.
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