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Il rugby league inglese naviga in una brutta situazione. Un gruppo di ex giocatori del massimo campionato di Super League, a cui sono stati diagnosticati danni cerebrali permanenti, hanno deciso di fare causa alla Federazione inglese per negligenza e per non aver protetto i giocatori dai danni dovuti alle concussion.

Portabandiera di questa azione legale è l'ex giocatore Bobbie Goulding, stella del rugby league (ha vestito le maglie di Wigan, Leeds e St.Helens, oltre ad aver giocato la finale dei Mondiali del 1995), a cui è stata diagnosticata una demenza da CTE (Encefalopatia Traumatica Cronica).  

Altri giocatori, come il gallese Mickii Edwards e lo scozzese Jason Roach, affermano che ci sarebbero oltre cinquanta professionisti di rugby league - alcuni al di sotto dei 20 anni - che mostrano sintomi di problemi neurologici. Ma il numero effettivo è destinato a lievitare. A questi si aggiungono gli oltre 170 ex professionisti del Super League che hanno indetto una causa legale contro la Federazione.

Lo studio legale Rylands Legal, che sta gestendo la vicena, ha affermato che i propri clienti "vogliono rendere questo sport più sicuro in modo che le generazioni attuali e future non finiscano come loro". 

 

Foto The Conversation