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Dai test match di novembre le Unions del Tier One avranno modo di sperimentare il dietrofront riguardate i poteri del Television Match Officer. World Rugby ha imposto il termine del dialogo tra l’arbitro e il TMO durante le fasi di gioco, solo l’arbitro infatti potrà rivolgersi al TMO e solo per situazioni di antigioco “chiare e ovvie” che possano portare a provvedimenti come cartellini gialli o rossi. Sanzioni per proteggere la salute dei giocatori.

Lo scopo di World Rugby è evitare le perdite di tempo inutili e ri-responsabilizzare maggiormente gli arbitri. In caso di meta “dubbia” al TMO verrà chiesto solo di confermare se l’ovale avesse toccato o meno terra.

Il ridimensionamento del potere del TMO (Television Match Officer) potrà garantire un processo decisionale sul campo chiaro, coerente e preciso.

Il Membro del Comitato del Consiglio di World Rugby John Jeffrey ha dichiarato: “Il consiglio ha convenuto che per questi test match di novembre il focus sarà sul potere decisionale di arbitro e TMO, il ruolo del TMO sarà limitato a chiarire un grave fallo di anti gioco o il touch sulla linea di meta.”

“Ci auguriamo che questa revisione del protocollo avrà un impatto positivo sul gioco e sulla precisione delle decisioni, come per ogni processo, starà a noi valutare se procedere in questa direzione anche dopo dopo la finestra di novembre.”

 

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