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Con In memoriam, alla fine di ogni anno, dedichiamo un momento di ricordo per tutte le celebrità di ovalia che hanno passato la palla nel corso dell’anno. Quest anno perdiamo altre due stelle degli Springboks del 1995, ma anche tanti rappresentanti del movimento italiano.

La prima perdita tragica è avvenuta a Oderzo, lo scorso 6 aprile. Giuliano Simiolato, ex capitano del Villorba Rugby, ebbe un malore nel sonno mentre dormiva nella casa della fidanzata. Aveva 42 anni.

Il 10 luglio l’ex tre quarti sudafricano, James Small, viene colto da infarto nella sua casa di Johannesburg. Il giocatore era uno dei reduci del Sudafrica “maledetto” del 1995, quella squadra che ha pianto la scomparsa di altri giocatori (Ruben Kruger, Joost van der Westhuizen, Chester Williams). Aveva 50 anni e in carriera aveva vestito le maglie di Sharks, Stormers e Cats.

“Sono a Wellington. Ho un test match domani. Ti richiamo” con questa frase è rimasto impresso nell’immaginario di tutti gli appassionati. Il 3 agosto, a 78 anni, se ne va Brian Lochore, la leggenda degli All Blacks… che da bambino voleva fare il fantino. Era affetto da un tumore al colon.  Membro del World Rugby Hall of Fame e Internetional Rugby Hall of fame, allenatore della Nuova Zelanda che vinse i Mondiali del 1987.

Tre giorni dopo, il 6 agosto, passa la palla un’altra gloria degli Springboks. Probabilmente il giocatore che rappresentò la rottura tra la Rainbow Nation e il Sudafrica dell’apartheid. La “Perla Nera” Chester Williams, a 49 anni, viene colto da un infarto nella sua casa di Città del Capo. Williams è stato un’icona storica del rugby degli anni ’90, ha vestito la maglia di Stormers e Cats, ma ha giocato anche una stagione (1997-98) in Italia con il Rugby Casale. Da allenatore ha condotto una ricca carriera da head coach sia in Africa che in Romania, allenando la nazionale dell’Uganda (2006 e poi 2009-10) e la Tunisia (2007 e 2010-2012), oltre ad essere stato allenatore del Sudafrica Seven (2001-03), i Cats (2004-05), Dinamo Bucarest (2008) e Timisoara Saracens (2012-13), e aveva più volte manifestato il suo desiderio di allenare gli Springboks.

Il 28 settembre il rugby italiano saluta “Il Gabbiano” Gianfranco Zanchi, che passa la palla a 89 anni. Soltanto cinque presenze con la maglia della nazionale italiana, ottenute tra il 1953 e il 1957. Zanchi giocava come terza linea linea, pesava 75 kg ma palla in mano era inarrestabile e placcava come un dannato. All’attivo anche una presenza con l’Italia che giocò i Giochi del Mediterraneo di Barcellona del 1955, nel match vinto con la Spagna per 8-0.

Il 3 ottobre scorso una tragedia colpisce il rugby inglese. Thomas Howard (25 anni) e Thomas Baty (26 anni), giocatori del Clems Pirates di Durham, sono morti dopo l’assunzione di eroina mentre si trovavano in tournèe in Sri Lanka. I giocatori si sarebbero procurati la droga attraverso un tassista cingalese ed è probabile che questi abbia venduto ai due giovani una sostanza di bassa qualità. In base a quanto dichiarò il medico legale i due non erano “tossicodipendenti abituali, non appartenevano a quel giro” e quindi non avevano “l’esperienza” per riconoscere una droga scadente.

Il 6 ottobre viene a mancare, a 73 anni, Albino Pizzolato, consigliere comunale di Villorba dal 1970 al 1985, diventando poi assessore allo sport. Pizzolato è stato colui che mise le basi per la nascita del Villorba Rugby.

Il 30 ottobre muore Luca Raviele, deceduto all’età di 51 anni. Raviele era un collezionista di cimeli del rugby, tanto da aprire un museo del rugby e organizzare una mostra “Il rugby dalle origini al dopoguerra”.

Le ultime due perdite ci hanno colpito nel periodo subito precedente le festività natalizie. Il 19 dicembre passa la palla Ibrahim Diarra, colpito da un attacco di cuore a 36 anni. Il giocatore ha vestito le maglie di Montauban, Castres e Pau, oltre ad una presenza con la nazionale francese risalente al 2008 (match di Sei Nazioni con l’Italia, vittoria per 25-13). Il 21 dicembre se ne va Sam Strahan, ex seconda linea del Manawatu e degli All Blacks, deceduto nella sua casa di Feilding a 75 anni. Strahan ha collezionato 45 partite con la maglia All Blacks. 

Ieri c'è stata l'ultima scomparsa, quella dell'ex tallonatore Giancarlo Navarrini, che a 84 anni passa la palla. Originario di La Spezia, cinque volte campione d'Italia con il Rovigo (nel 1953, 1954, 1962, 1963 e 64) e una volta con le Fiamme Oro (nel 1958). Ha totalizzato 219 presenze nel massimo campionato italiano e 16 mete. Con l'Italia vanta due caps: una vittoria a Milano contro la Germania (8-0, segnò una meta) nel 1957, e un altro a Catania nel match vinto con la Romania per 6-3. Dopo gli studi a Venezia si dedicò alla carriera artistica, occupandosi di pittura e fumetti e realizzando diversi lavori per il personaggio di Paperinik. 

 

Foto RugbyRocks