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È il 1° novembre 2003. Al Suncorp Stadium di Brisbane gli Springboks affrontano Samoa nell'ultima sfida del girone C della Rugby World Cup. I samoani, per passare il turno, devono compiere un'impresa... che non arriva. I sudafricani segnano otto mete, la partita finisce 60-10.

Gli isolani vengono eliminati, ma prima di rientrare negli spogliatoi le due squadre vogliono lasciare un segno. Molto spontaneamente i giocatori si avvicinano l'uno al fianco dell'altro, mano sulla spalla dell'avversario, si uniscono in un cerchio e poi si inginocchiano. Alcuni decidono addirittura di scambiare la propria maglia di gioco con quella di un avversario.

Una delle immagini più belle della storia del rugby.