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Dopo aver perso l’accesso alla semifinale della Rugby World Cup 2015 in maniera controversa contro l’Australia, i tifosi scozzesi hanno parecchie ragioni per essere ottimisti. Eccone alcune:

1. Entusiasmo post RWC

Senza dubbio la sconfitta all’ultimo minuto contro l’Australia è stata un colpo al cuore, ma dall’altra parte darà alla squadra di Vern Cotter parecchi stimoli e impeto per il prossimo Six Nations. La Scozia non solo ha giocato alla pari con l’Australia per 80 minuti ma ha anche fatto meglio di loro per gran parte del match che è ben di più di quanto possano affermare sia Inghilterra che Galles.

Questo di sicuro darà alla Scozia parecchia fiducia nei propri mezzi nel prossimo Sei Nazioni e non c’è dubbio che vorrà cancellare nel migliore dei modi l’ingiustizia sofferta per l’errore di Craig Joubert.

2. Stile di gioco da Emisfero Sud

Dal momento che hanno un neozelandese in cabina di comando ed hanno incluso in squadra diversi giocatori dell’Emisfero Sud non ci si deve sorprendere che lo stile di gioco della Scozia ricordi molto quello di All Blacks e Australia. Come abbiamo potuto constatare alla RWC è uno stile di gioco molto più propositivo che sta dando migliori risultati e che potrà rivelarsi utile alla Scozia nel 6 Nazioni dal momento che le altre nazioni dovranno rimettersi al passo rapidamente.

3. La Mischia

La Scozia è sempre stata tosta nelle fasi statiche, ora non solo ha trovato un pack che possa competere con gli avversari ma addirittura può battagliare e vincere con i migliori avversari. Ross Ford è tornato in gran forma, Alasdair Dickinson sta giocando bene e WP Nel è esploso e potrebbe tranquillamente trovarsi in tour con i Lions. In seconda linea la combinazione dei fratelli Gray sembra essere la pietra miliare del successo per la squadra. La terza linea ha trovato il giusto equilibrio con il cacciatore del breakdown John Hardie e la potenza di David Denton e Adam Ashe.

4. E che linea dei Trequarti

Se il pack scozzese è sempre stato solido, anche se poco spettacolare, la linea arretrata ha spesso faticato ad avere un impatto forte nei match e a segnare più di qualche meta. Il vento è cambiato, Greig Laidlaw è stato una delle star della coppa del mondo, il mediano di apertura Finn Russell sta continuando ad impressionare. La competizione per un posto tra i centri è feroce così come quella per giocare all’ala dove ci sono una serie di giovani talenti che si stanno affacciando mentre ad estremo Stuart Hogg è un vero talento.

5. Successo dei Club

La vittoria del Pro12 2015 dei Glasgow Warriors, la prima in assoluto per un club scozzese, ha sicuramente dato molto morale ai giocatori prima della RWC, ma anche la bella corsa dell’Edinburgh in Challenge ha contribuito molto. Nonostante Glasgow non abbia iniziato come sperato, Edinburgh sembra in corsa per ottenere il miglior risultato di sempre. L’esperienza dei giocatori scozzesi nel giocare delle finali sarà molto importante nei match di 6 Nazioni 2016.

6. Combinazioni di giocatori in via di sviluppo

Se si dà un occhio alla Scozia ci si può accorgere che ci sono delle combinazioni di giocatori in via di sviluppo in ognuna delle aree cruciali, prima e seconda linea paiono solide e assestate così come la coppia di mediani. La terza linea e gli altri trequarti non sono affatto male ma si potrebbe dibattere riguardo a un paio di posizioni. Ma il fatto che la maggior parte dei giocatori in competizione per queste posizioni giochino assieme ogni settimana a livello di club da un’ottima possiilità di sviluppo a lungo termine di una squadra allargata. 

 

Foto Elena Barbini

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