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Nigel Owens, l’arbitro più famoso nel mondo del rugby, lascia il palcoscenico internazionale con effetto immediato.

Il 49enne gallese è diventato il primo arbitro a tagliare il traguardo delle 100 partite internazionali quando due settimane fa ha diretto il test match tra Francia e Italia a Parigi nella cornice della Autumn Nations Cup.

La sua carriera da arbitro internazionale, iniziata 17 anni fa con la direzione di Portogallo - Georgia alla Rugby World Cup 2003, è culminata con l’assegnazione della finale dei Mondiali 2015, finalissima che ha visto gli All Blacks trionfare sull’Australia a Twickenham.

“Nessuno ha il diritto divino di andare avanti per sempre”, ha detto Owens, in una dichiarazione rilasciata dalla Welsh Rugby Union. “Arriva un momento in cui bisogna andare oltre, quindi la mia carriera di arbitro internazionale finisce qui. Francia - Italia è stata la mia ultima partita internazionale.”

“Non sarò nel giro degli arbitri per la Rugby World Cup 2023. Non voglio esserlo. Spero ancora di arbitrare nel PRO14 e in Galles in questa stagione e forse anche nella prossima.”

Owens si è dichiarato gay nel 2007 e parlando dell'inclusione nel rugby ha dichiarato: “È importante essere trattati tutti allo stesso modo ed essere giudicati in base al carattere e nient'altro. Non in base al colore della pelle, alla sessualità, a credenze religiose o da dove si proviene”.

“Questo tipo di problemi hanno ostacolato la mia gioventù, ho vissuto momenti bui per un periodo piuttosto lungo nella mia adolescenza, ma ho avuto una seconda possibilità, mi è stato permesso di essere quello che sono e penso che sia estremamente importante per tutti questa opportunità.”

“Non ho arbitrato per raggiungere traguardi, ma ovviamente quando questi traguardi si verificano come quando ottieni il tuo primo cap internazionale diventa speciale” conclude Nigel Owens.