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La faccenda comincia a farsi seria per Rugby Australia, e in generale per la palla ovale australiana. Il blocco dei campionati, che probabilmente non riprenderanno nei prossimi mesi, provocherà una forte ripercussione economica nei confronti del movimento.

Dopo la perdita di circa 10 milioni di dollari avvenuta lo scorso anno, Rugby Australia rischia un tracollo da 72 milioni di dollari, che potrebbero decretare il fallimento della federazione. Raelene Castle, chief exectuive della federugby, sta combattendo per mantenere le redini della situazione, per quanto sia stato annunciato Phil Keans come possibile sostituto alla guida del movimento.

Nel frattempo è trapelata la notizia che buona parte del personale di Rugby Australia non riceve lo stipendio da almeno tre mesi, a causa dell'emergenza COVID-19. In più la federazione è in trattative con l'Associazione Australiana dei Giocatori per discutere riguardo la riduzione degli stipendi. Ecco cosa si legge nel comunicato della Castle:

"Il Rugby Australia sta continuando i propri negoziati con la Rugby Union Player Associations per discutere riguardo l'accordo sui pagamenti dei giocatori"

"Questi negoziati sono stati necessari a causa dell'emergenza globale da COVID-19 e dalla conseguente crisi economica, che sta decimando lo sport".

 

Foto Twitter @FutureqTV