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Non soltanto allenamenti in campo e in palestra. Warren Gatland è acuto e lungimirante. Sa bene che "tutto lavoro e niente spasso, il morale scende in basso"; ancor di più se una squadra è composta da giocatori di nazionalità diversa, rivali per gran parte della stagione.

Così il buon Warren ha dato il via libera ad alcol e divertimento, lasciando che nel training camp dell'Isola di Jersey (a sud della Gran Bretagna) venisse dato spazio ad un momento di convivialità e divertimento, per stemperare la fatica. Ma, soprattutto, per cementificare il legame e trasformare storici rivali in solidi compagni di squadra.

A parlarne è l'assistente di Gatland ai Lions, il ct della Scozia Gregor Townsend, che ha sottolineato come lo scorso sabato i ragazzi ci abbiano dato dentro in un pub dell'Isola. E il coach scozzese non ha potuto che ricordare i bei tempi: nel 1997, in occasione del Lions Tour in Sudafrica (all'epoca lui era tra i convocati) la squadra si ritrovò in un pub di Weybridge (nel Surrey) a gozzovigliare:

“Ricordo ancora di essermi seduto con Mark Regan al bar alle 2 del mattino. Non riuscivo proprio a smettere di ridere ascoltandolo. È così che si formano i legami. E lo abbiamo visto finora con questo gruppo."

I Lions, quell'anno, vinsero la tournée per 2-1.

Insomma... le sorti di Gatland.. saranno ancora nelle mani degli alcolici?

 

 

 

Foto RugbyLAD

 

 

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