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Il gigantesco numero 8 samoano Henry Tuilagi (1,85 m x 128 kg), fratello maggiore di Alesana, Fred e Manu, ha lasciato i campi da rugby nel 2016 quando ha indossato per l’ultima volta la maglia del Perpignan. Da allora, il 43enne catalano di adozione, è diventato un ristoratore che organizza ricevimenti xxl, come se fosse nelle isole del Pacifico, nelle sue Samoa, con grigliate di ogni tipo, balli e tutti i tipi di intrattenimento. Allo stesso tempo Henry Tuilagi rimane un mentore, un punto di riferimento per i giovani giocatori figiani, tongani e samoani che lasciano l’oceano pacifico per diventare professionisti in Europa.

 

Quattro anni dopo le sue ultime cariche palla in mano Henry Tuilagi resta una leggenda vivente del rugby. In questo periodo di lock down, perfetto per i nostalgici amanti del rugby, il nome e le immagini dell'iconica terza linea riemergono nei video highlights. Il nativo di Fogapoa (Samoa) ha lasciato un segno indelebile nei ricordi degli appassionati (10 caps tra il 2002 e il 2009, RWC 2003 e 2007). James Haskell parla di lui come l'unico giocatore che abbia mai suscitato paura nella sua testa; Jake White, quando allenava gli Springbok, ha detto di non aver mai visto Os du Randt sbalordito da un avversario fino a quando non ha incontrato il colosso samoano nel 2006.

 

Dal Midi Olympique, quando gli viene detto che il suo nome è tornato in auge nel web e nei social, lui ride: “Ah bene, davvero? È divertente che venga fuori... È sempre bello ricordare questi momenti.”
“È stato un bel periodo della mia vita”
. Nessuna malinconia tradisce la sua voce rocciosa: “Non mi manca più il rugby. Sono contento di quello che ho fatto. Ho avuto il mio tempo e ne ho approfittato. Ci sono alcune cose che vorrei aver fatto meglio. La formazione da allenatore in particolare. Il che è strano perché all'epoca non mi piaceva molto l’idea di allenare. Manca la routine: alzarsi la mattina, fare le valigie e allenarsi”.

 

Henry Tuilagi ha vestito le prestigiose maglie di Leicester Tigers (Inghilterra) e Perpignan (Francia), il suo ingresso nel professionismo lo fece in Italia nel 2002 a Parma quando indossò i colori giallo blu dell’Overmach Rugby Parma nell’allora Super 10.