Gli Springboks del 1995, una nazionale "maledetta"
Conosciamo un pò tutti la Maledizione di Tutankhamon. Nel 1922 Lord Carnavon, un nobile inglese, organizza una spedizione in Egitto per riportare alla luce i tesori custoditi nella labirintica tomba del giovane faraone della XVIII dinastia. Negli anni seguenti tutti coloro che furono coinvolti, direttamente o meno, nella spedizione morirono. Aldilà della trovata pubblicitaria, i decessi furono delle coincidenze, per di più legati a tanti fattori, che vanno aldilà della leggenda.
Onestamente è angosciante vedere gli innumerevoli casi di cronaca, e di morti, che hanno colpito la nazionale sudafricana campione del Mondo del 1995. Gli Springboks di Mandela, quelli che hanno simboleggiato l'unità di un paese, metaforicamente sono diventati la vittima sacrificale che ha consentito la nascita della Rainbow Nations. Ieri l'ennesimo decesso, quello della leggenda Chester Williams. Un infarto lo ha portato via a soli 49 anni.
Negli anni si è parlato a lungo del doping nel rugby degli anni '80 e '90, e gli Springboks non furono esclusi da aspre critiche. Nulla esclude che i decessi del passato siano legati proprio all'abuso di sostanze illecite.
Nel 2001 Joost van der Westhuizen scopre di essere affeto da SLA, morirà nel 2017 a 46 anni. Anni prima, nel 2010, il terza linea Ruben Kruger muore per un tumore al cervello. Lo scorso luglio muore un altro campione di quella nazionale, James Small. Altro infarto.
E poi fatti di cronaca nera. Nel 2007 l'ex tallonatore James Dalton tentò di uccidere la moglie nella vasca da bagno di casa. Nel 2010 iniziò il processo a suo carico. La coppia si era separata già nel 2009. Il 30 novembre 2018 l'altro tallonatore, Naka Drotské, è vittima di una rapina a mano armata in casa del fratello, durante il quale viene colpito da un proiettile. Si riprenderà dopo un mese di terapia intensiva.
Per non parlare del calvario di Jacobus Mulder: l'ex tre quarti ala, nel 2005, fu accusato di violenza sessuale su di una ragazza minorenne. Dopo aver confessato il fatto, nel 2009 fu condannato a 3 anni di reclusione e al pagamento di una multa di 11.000 dollari. Nel 2009, durante il periodo del processo, fu anche vittima di un sequestro di persona assieme alla sua famiglia, quando dei criminali li portarono in un posto isolato, rubarono la sua carta bancomat e la sua auto.
Foto South China Morning Post
Scopri la nuova liena di palloni RM