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Gli All Blacks hanno giocato volutamente in 14 uomini contro Tonga nei minuti finali del test match di Hamilton. Sabato Steve Hansen ha dato l’ordine a Ryan Crotty di uscire al 65’ dopo che lo stesso aveva segnato la meta del 92-0. Crotty era alla seconda partita giocata dopo il rientro dall’infortunio e da programma avrebbe dovuto giocare non più di 65 minuti. “E’ stata una buona occasione per metterci ancora più sotto pressione” ha dichiarato Hansen al termine del match poi vinto 92-7 con meta del tongano Piutau nei minuti finali.

Questi 15 minuti giocati in 14 contro 15, nonostante il risultato ampiamente acquisito, ci ha lasciati incuriositi. Parlando con i media dopo la partita, Hansen è stato naturalmente interrogato sulla mossa. L’ordine è stato dato per abituare gli All Blacks a giocare un uomo in meno in previsione di un eventuale cartellino (gli AB non ne prendono molti, recentemente è toccato a Scott Barrett) durante la Rugby World Cup?

 

“Abbiamo esaurito i giocatori in panchina e Ryan doveva solo giocare 65 minuti, è appena tornato”, ha detto Hansen.

“La sua forma fisica è importante ed è stata una buona occasione per metterci un po’ sotto pressione”.

“Sapevamo che Crotty avrebbe dovuto giocare non più di 65 minuti. Ne ha giocati 40 la scorsa settimana, 65 questa settimana, quindi ora è pronto per giocare dall’inizio”.

“Abbiamo dovuto fare una scelta e abbiamo valutato che avremmo potuto fare questa mossa senza correre troppi rischi.” conclude Steve Hansen dal New Zealand Herald.

 

Nella straripante vittoria della Nuova Zelanda su Tonga, uno dei maggiori scarti di punteggio nella storia del rugby (85 punti), si è messo bene in evidenza Josh Ioane subentrato al posto di Beauden Barrett, buone anche le prestazioni di George Bridge, che ha segnato quattro mete, Sevu Reece e Ben Smith (due mete ciascuno).

 

 

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