Danze del rugby, le origini della Haka [VIDEO]
La chiamano danza di guerra, per loro è molto di più.
Ha una sua complessità, passa per il sincronismo delle espressioni del volto, del movimento di braccia e gambe. È disciplinata, perché il messaggio che essa trasmette passa dal rispetto di ogni membro del gruppo ai canoni che la guidano. È emozionante, perché sia che il suo messaggio sia di guerra o di gioia, il pubblico esulterà.
Difficile dire quando sia nata effettivamente l’haka, per il semplice motivo che gli stili della stessa sono innumerevoli, e differiscono da tribù a tribù. Essa trae origine dalle antiche danze tribali dei popoli polinesiani che nel XI sec. d.C. colonizzarono “Aotearoa” (la “Terra della Grande Nuvola bianca”, vale a dire la Nuova Zelanda). Tali popoli, nei decenni successivi, forgiarono l’identità della razza maori. Allora nacque la haka.
Il primo uso "rugbystico" della haka avvenne durante il Tour britannico del 1888-89. Non si conosce se all'epoca la variante fosse la Ka Mate, ciò di cui siamo a conoscenza è che i giocatori neozelandesi eseguivano la danza indossando dei mantelli bianchi e dei berretti neri, lanciati in aria al termine della performance. La prima performance condotta dalla nazionale ufficiale fu quella eseguita dagli "Originals", la nazionale neozelandese del 1905, che per prima fu denominata come "All Blacks". Fino al 1986 la haka veniva eseguita nei match in trasferta, dal 1987 (in occasione della prima Rugby World Cup), grazie al contributo dei giocatori Hika Reid e Wayne Shelford, la haka divenne la danza ufficiale degli All Blacks. Da allora si sviluppò anche la giusta teatralità e intensità per portare in scena la danza, cosa che era mancata negli anni precedenti.
Ka Mate
La più nota è sicuramente lo stile “Ka Mate”, portato al successo internazionale dagli All Blacks, che ha radici molto remote. Essa viene attribuita a Te Rauparaha, capo della tribù dei Ngati-Toa, nella regione di Waikato, vissuto tra la fine del XVIII sec. e la fine del XIX sec.
Te Rauparaha avrebbe composto i versi della Ka Mate in un periodo della sua vita (probabilmente il 1820) durante il quale fu costretto a rifugiarsi nel villaggio di Taupo per sfuggire a dei nemici maori che lo avrebbero condotto a morte certa. La Ka Mate sintetizza il momento di angoscia vissuto in quei giorni, fino alla gioia per lo scampato pericolo.
Testo originale:
Taringa whakarongo!
Kia rite! Kia rite!!
Kia mau! Hī!
Ringa ringa pakia!
Waewae takahia kia kino nei hoki!
A kia kino nei hoki!
Ka mate, ka mate
Ka ora
Ka mate, ka mate
Ka ora
Tēnei te tangata pūhuruhuru
Nāna i tiki mai whakawhiti te rā
A Upane! Ka Upane!
Upane Kaupane
Whiti te rā,!
Hī
Traduzione:
Ascoltate!
Preparatevi! Pronti!
In posizione!
Batti le mani contro le cosce!
Resta in piedi più forte che puoi!
Più forte che puoi!
È la morte! È la morte!
È la vita!
È la morte! È la morte!
È la vita!
Questo è l’uomo dai lunghi capelli
…è colui che ha fatto splendere il sole su di me!
Ancora un passo, ancora un passo,
un altro fino in alto,
Il sole splende,
Alzati!
Kapa O Pango
Stile di haka molto recente, introdotta per la prima volta il 28 agosto 2005 dagli All Blacks. La sua realizzazione è stata assistita da numerosi esperti della cultura maori. La differenza con la Ka Mate sta nei riferimenti presenti nel testo di questa danza, legati alla squadra di rugby e alla felce argentata. La Kapa O Pango viene eseguita in occasione di sfide speciali, come le partite del Rugby Championship, alcuni Test match di importanza rilevante e ai Mondiali di rugby. Va sottolineato come la Kapa O Pango cerchi di comparare la posizione degli All Blacks a quella dei guerrieri maori, e ciò viene tenuto presente a più riprese nel testo.
A differenza della Ka Mate, la Kapa O Pango prevede che i giocatori non restino in piedi. Dopo l’introduzione i giocatori portano il braccio destro, teso, verso il basso per poi inginocchiarsi. Dopodichè la danza prosegue in uno stile molto simile alla Ka Mate.
Testo originale:
Kapa o Pango kia whakawhenua au i ahau!
Hī aue, hī!
Ko Aotearoa e ngunguru nei!
Au, au, aue hā!
Ko Kapa o Pango e ngunguru nei!
Au, au, aue hā!
I āhahā!
Ka tū te ihiihi
Ka tū te wanawana
Ki runga ki te rangi e tū iho nei, tū iho nei, hī!
Ponga rā!
Kapa o Pango, aue hī!
Ponga rā!
Kapa o Pango, aue hī, hā!
Testo italiano:
Guerrieri Neri, fatemi diventare una cosa sola con la terra
Questa è la nostra terra che rimbomba
È la mia ora! Il mio momento!
Questo ci definisce come i Guerrieri Neri
È la mia ora! Il mio momento!
Il nostro dominio
La nostra supremazia trionferà
E si imporrà sopra tutti
La felce d'argento!
Guerrieri Neri!
La felce d'argento!
Guerrieri Neri!
Timatanga
La Timatanga è lo stile di haka introdotta nel 2001 dai “Maori All Blacks”, la selezione neozelandese riservata ai giocatori che hanno discendenze maori. Scritta dal capo tribù maori Whetu Tipiwai e narra della storia Maori sulla creazione, dal vuoto, dal nulla fino a ciò che abbiamo oggi.
Testo originale:
I te timatanga
Ko te kore!
Ko te po nui
Ko te po roa
Wehenga matua
Herenga tangata
He toa rangatahi
He toa rangatira
Whakaki ki te maunga
Tae ki te whenua
Hoki ki te rangi
Tae ki te pukerunga
Piki ake piki ake
Ki te ara poutama
Ki nga taumatatanga e
Wairua hinengaro tinana
Testo italiano:
In origine,
non c’era niente,
La grande oscurità
La lunga oscurità
La separazione tra Rangi e Papa
Ha formato gli uomini
Ha formato i giovani guerrieri
Ha formato i giovani capi
Se il tuo scopo sono le montagne
Raggiungerai le pianure
Se il tuo scopo è il cielo
Raggiungerai le vette delle alture
Sali, cresci
Verso il sentiero della conoscenza
Verso l’eccellenza
Spiritualmente, mentalmente, fisicamente
Foto Alfio Guarise