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Domenica si è concluso il novembre rugbistico legato alle Autumn Nations Series. È stato un mese dominato dalle formazioni europee che nei confronti diretti hanno portato a casa 12 test sui 17 test complessivi. 

La nazionale più dominante di quest’edizione può essere considerata l’Irlanda che ha massacrato gli argentini nell’ultima uscita e, prima di questa, hanno avuto la meglio sugli All Blacks nella partita che per gli appassionati penso venga etichettata come la partita più bella per lo meno di questa stagione dove i neozelandesi sono stati messi sotto in ogni fase di gioco. 

Non si può dire meno della Francia che, in uno Stade de France stracolmo, ha segnato 40 punti agli All Blacks, maltrattati in questo tour europeo, sapendo anche risorgere dopo essere stati ripresi fino ad arrivare a meno 3 grazie alla solita precisione di Jordie Barrett al piede. I francesi hanno avuto la meglio in tutti i match disputati, a pagarne le spese sono state anche Argentina e Georgia. C’è da sottolineare come abbia risposto positivamente, nonostante l’avversario, lo stadio  Matmut Atlantique di Bordeaux che ha presentato il tutto esaurito per il secondo match delle Autumn Nations Series francese con la Georgia. 

Se abbiamo parlato delle due nazionali che tanto bene hanno fatto bisogna arrivare anche alle peggiori. Al primo posto sicuramente va messa l’Argentina ne abbiamo già parlato. La vittoria con l’Italia ha salvato la panchina di Mario Ledesma, ma non sono trascurabili le 9 sconfitte nelle ultime 10 partite. Al secondo posto a sorpresa gli All Blacks, con Ian Foster anch’esso a rischio esonero, sono usciti sconfitti nei due match citati in precedenza. Non possono salvare un tour europeo disastroso le vittorie, seppur con ampio margine di scarto, con Galles prima e Italia poi. Erano 12 anni che gli All Blacks non uscivano sconfitti in due partite consecutive, per questo è a rischio di non completare il mandato per la prima volta nella storia del rugby neozelandese.

Il Sudafrica è l’unica nazionale che è riuscita ad avere un bilancio positivo nell’emisfero sud con 2 vittorie nelle 3 partite disputate. Niente da fare invece per l’Australia che ha chiuso con zero vittorie nelle tre partite disputate, ma lottando fino in all’ultimo. Nel Rugby Championship con l’aggiunta di Quade Cooper al gruppo era riuscita a trovare il modo di tornare a vincere, ora urgono nuovi membri di qualità per tornare al vertice. 

Parlando invece della nostra Nazionale non c’è niente da dire, i match disputati sono andati come tutti ci aspettavamo a parte la partita con l’Uruguay che si è stata vittoriosa ma ha dimostrato dei veri e propri limiti visibili. Kiran Crowley avrà tanto da lavorare, ma quello che contava era chiudere il numero di sconfitte consecutive che ammontava a quota 16 match. Ci aspetterà un Sei Nazioni di sofferenza pura, ma la nostra indole ci impone di provarci, ma qualcosa deve cambiare.

 

 

 

 

Foto Twitter Autumn Nations Series

 

 

 

 

 

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