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Da oggi, lunedì 11 maggio, potranno riaprire i centri sportivi in diverse regioni d’Italia. Dopo le restrizione adottate dal governo per limitare i contagi da Covid-19 è giunto il momento per un graduale ritorno alla normalità anche in ambito sportivo. La Fase 2 dell’emergenza sanitaria è in vigore dal 4 maggio e tra le norme riguardanti le attività sportive, in alcune regioni, è permesso il ritorno all’attività sportiva adottando le corrette misure sanitarie e di distanziamento, le principali riguardano il distanziamento di almeno 2 metri tra un individuo e l’altro durante l’allenamento e la garanzia di ambienti sanificati oltre al controllo della temperatura del singolo.

Benetton Rugby, in base all’ordinanza del governatore della regione Veneto, è potuto tornare ad allenarsi dal 5 maggio con sedute di fitness in piccoli gruppi, doccia ognuno a casa propria. Il secondo club di rugby professionistico del Pro14, le Zebre Rugby, hanno annunciato la ripresa degli allenamenti per il 18 maggio.

 

Ecco la nota di Fir riguardo la riapertura degli impianti sportivi sul territorio:

La Federazione Italiana Rugby ha preso atto della riapertura degli impianti sportivi sul territorio ai fini della limitata ripresa dell’attività sportiva individuale, in forza di disposizioni regionali che hanno altresì dettato specifiche prescrizioni, ad integrazione delle disposizioni governative in tema di distanziamento sociale e divieto di assembramenti. La FIR coglie, in tali limitate riaperture, l’inizio di un percorso che porti a ristabilire condizioni tali da permettere la ripresa della pratica della nostra disciplina sportiva di cui, si ricorda, resta attualmente interdetta ogni attività in ambito nazionale. FIR raccomanda nuovamente a tutte le Società il massimo rispetto delle prescrizioni dettate dalle Autorità in materia igienico-sanitaria.

In sostanza i centri sportivi - rugby compreso - di alcune regioni potranno riaprire per allenamenti individuali, i club e gli atleti dovranno obbligatoriamente garantire il distanziamento sociale di almeno 2 metri, vietato ogni tipo di assembramento.

 

In dettaglio le ordinanze di alcune regioni:

 

Regione Emilia - Romagna:

L’attività sportiva è consentita anche all’interno di strutture e circoli sportivi, se svolta in spazi all’aperto che consentano nello svolgimento dell’attività il rispetto del distanziamento ed evitino il contatto fisico tra i singoli atleti. Resta sospesa ogni altra attività collegata all’utilizzo delle strutture di cui al periodo precedente compreso l’utilizzo di spogliatoi, palestre, piscine, luoghi di socializzazione, bar e ristoranti.

 

Regione Veneto:

È consentita la pratica motoria o sportiva individuale nel rispetto del distanziamento di almeno due metri, per atleti professionisti o non professionisti di sport individuali e non individuali, in funzione dell’allenamento agonistico, anche presso impianti sportivi al chiuso o all’aperto ma in ogni caso a porte chiuse, incluse le piscine.

 

Regione Lombardia:

Le attività sportive individuali all’aria aperta (a titolo esemplificativo e non esaustivo golf, tiro con l’arco, tiro a segno, atletica, equitazione, vela, canoa, attività sportive acquatiche individuali, canottaggio, tennis, corsa, escursionismo, arrampicata sportiva, ciclismo, mountain-bike, automobilismo, motociclismo, go-kart) possono essere consentite nell’ambito dei rispettivi impianti sportivi, centri e siti sportivi, subordinatamente all’osservanza delle misure di cui ai successivi commi del presente articolo.

 

 

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