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Si parla di elezioni federali. Il ritorno al voto al termine del secondo quadriennio sotto la gestione Gavazzi sembrava rimandato di un anno a causa della pandemia che ha sconvolto il pianeta, e di conseguenza anche il mondo dello sport, con il posticipo delle Olimpiadi. La forte presa di posizione di Marzio Innocenti, storico oppositore dell’imprenditore bresciano, fa però discutere.

Il presidente della Federugby Alfredo Gavazzi ha risposto negativamente  alla richiesta del presidente del Comitato regionale veneto Marzio Innocenti, che in una intervista al Gazzettino, ha chiesto di andare al voto alla scadenza naturale del mandato quadriennale senza considerare il rinvio a conclusione dei Giochi Olimpici spostati di un anno per la pandemia. E ora Innocenti, che è ancora una volta tra i candidati annunciati alla presidenza della Fir, di fronte al no di Gavazzi, si rivolge direttamente al numero uno dello sport italiano, il presidente del Coni Giovanni Malagò.

 

“Solo Gavazzi - dichiara Innocenti dal Gazzettino - può pensare che sia una ristretta minoranza a volere le elezioni in autunno. E invece la stragrande maggioranza che le vuole, a fronte dell'emergenza della situazione. Che non è solo legata alla pandemia ma prima ancora alla crisi tecnica di un movimento la cui Nazionale maggiore da anni non vince una partita del Sei Nazioni. Solo un governo con pieni poteri e non scaduto, può affrontare adeguatamente la situazione. Gavazzi può raccontare la favole che vuole. Ma ad oggi le squadre del Top 12 non sono in grado di programmare nulla, non sanno quando ripartiranno e se saranno in condizione di farlo. Questi sono i fatti”.

Innocenti è passato poi all'azione.Ho inviato un mail a Malagò - rivela Innocenti - chiedendogli di intervenire per chiarire se le elezioni federali siano da ritenere un fatto secondario come sostiene Gavazzi. E ho attivato i canali per arrivare al Ministro dello Sport Spadafora. Con il mio gruppo andremo avanti incontrando i club. Sarebbe un bel segnale se le società, a cominciare dalle più grosse, prendessero l'iniziativa per autoconvocare l'assemblea elettiva”.

 

Il presidente di Federugby Gavazzi, al secondo mandato, era stato chiaro pubblicando questa nota, le elezioni devono passare assolutamente in secondo piano in questo particolare periodo storico: “In un momento storico senza precedenti non solo per il rugby italiano, ma per il Gioco a livello globale e per tutto il nostro Paese, non sarebbe mia volontà addentrarmi all’interno del dibattito politico-sportivo. In un contesto altamente sensibile come quello in cui oggi il Consiglio  Federale si trova ad operare, devo però mio malgrado rilevare come una ristretta componente del movimento ravvisi l’impellenza di convocare l’Assemblea Ordinaria Elettiva.”

 

“Da dirigente sportivo di lungo corso - prosegue Gavazzi -, da imprenditore consapevole delle difficili contingenze che il contesto attuale ci impone di considerare e, in ultimo, da appassionato che da oltre un quarto di secolo presta la propria opera volontaria all’interno dell’organo di governo del rugby italiano, sono convinto di come, oggi, le priorità del nostro rugby siano ben lungi dal riguardare la composizione del Consiglio, o l’urgenza con il quale questo sembri dover essere rinnovato.”

 

Innocenti non ha comunque nessuna intenzione di stare a guardare, vedremo dunque se la sua email sortirà qualche effetto al CONI. Lo scontro tra i due però non si ferma con il numero 1 di Fir che attacca nuovamente l’ex capitano azzurro Innocenti con questo tweet dal suo profilo personale: “Marzio avrà le sue elezioni nei termini stabiliti dalla Legge Delega. Forse una campagna elettorale più lunga gli consentirebbe di meglio preparare la contesa dopo le tre sconfitte tra 2001 e 2016. Le regole non scritte della politica suggerirebbero un suo passo indietro.”

 

Foto Alfio Guarise