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Nuova riforma dei campionati di rugby femminile, la stagione 2018-2019 vedrà infatti l'inserimento della categoria U18 ad affiancare l'U16 nei campionati Interregionali. La Finale di Coppa Italia Femminile Seniores invece sarà sostituita da quattro “Feste del Rugby Femminile” su base territoriale mentre verrà a crearsi una Finale su scala nazionale per la categoria U18 e U16.

Il regolamento di gioco, sia per la Coppa Italia Femminile Seniores che per i nuovi Trofei Interregionali, coincide con la formula di recente varata da World Rugby e denominata “X-Rugby”, nella cui creazione la federazione internazionale si è fortemente ispirata al gioco a sette che FIR da anni propone per lo sviluppo del rugby femminile in Italia.

Le modifiche principali al regolamento sono:

  • mischia a tre giocatrici senza possibilità di spinta
  • obbligo di effettuare placcaggi solo a partire dalla linea delle spalle
  • coinvolgimento di non più di due atlete per squadra su ogni punto di incontro
  • non più di tre atlete per squadra in maul
  • calci di spostamento non oltre l'altezza delle atlete
  • non sarà possibile tentare di trasformare le mete: verrà istituita una “zona rossa” delimitata da appositi coni,  che garantiranno sette punti in caso di meta all’interno degli stessi, mentre le mete realizzate al di fuori di tale area avranno valore di cinque punti

Le dichiarazioni di Cristina Tonna, Responsabile del Settore Femminile FIR: “La Coppa Italia ha sempre costituito uno strumento cruciale a disposizione dei Club per lo sviluppo del rugby femminile e continuerà a rivestire un ruolo primario in questo senso. Con il continuo incremento delle tesserate e delle Società coinvolte abbiamo ritenuto necessario rivedere parzialmente la formula di gioco, per renderlo sempre più funzionale allo sviluppo delle giocatrici in chiave di una loro futura partecipazione al rugby a quindici, e siamo entusiasti del fatto che quanto World Rugby sta proponendo a livello internazionale sia manifestamente ispirato al lavoro che FIR ha svolto in questi anni per promuovere il gioco femminile. La decisione di inserire una categoria intermedia tra l’U16 e la Seniores è la logica evoluzione del processo di crescita del settore, e garantirà non solo una transizione più adeguata tra il rugby giovanile e quello delle atlete adulte ma anche una competizione più bilanciata ad ogni livello”.