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La scomparsa di Rebecca ha scosso tutta la comunità del rugby emiliano ed italiano, i messaggi di cordoglio sono arrivati da tutta Italia, dalla Federazione e dal Capitano della Nazionale Sergio Parisse, fino all’Amatori Parma Rugby, l’ultima squadra di Rebecca.

Rebecca Braglia è deceduta ieri all'ospedale Bufalini di Cesena dopo 3 giorni di coma causati da uno scontro di gioco durante una partita di Coppa Italia Femminile giocata a Ravenna.

Parla l’allenatore Francesco Messori, l’ultima persona ad avere visto Rebecca in vita: “sono corso in campo con il medico appena la abbiamo vista a terra. Lei mi ha guardato dicendomi che aveva male alla testa, poi è arrivata anche mia moglie, infermiera, che insieme alle nostre tre figlie era in campo assieme a lei. Però il suo sguardo si è fatto assente, e i suoi occhi pesanti; è svenuta, e non si è più svegliata. Conosceva le mie bimbe, e veniva spesso a casa nostra: nel nostro sport si dice che un rugbista non muore mai, ma passa solo la palla” ricorda l’allenatore dal Resto del Carlino.

Il padre Giuliano ha acconsentito alla donazione degli organi della figlia. “Non aveva ancora sei anni quando cominciò nel minirugby del Rugby Reggio. Era una ragazza vivace, intelligente e con una forte predisposizione artistica” dichiara i padre da Parma Repubblica.

Le compagne e l’allenatore hanno dichiarato che si trattava di un normale placcaggio ma la Procura di Ravenna ha aperto un fascicolo conoscitivo, senza indagati ne ipotesi di reato, sulla morte della ragazza. Il fascicolo raccoglie i referti dell’ospedale e  gli accertamenti sulla dinamica dell’incidente di gioco.

La Fir nel frattempo ha annunciato che nel weekend verrà rispettato un minuto di silenzio in  tutti i campi d’Italia in ricordo di Rebecca.

Il Padre ha lasciato nei canali social questo messaggio:
 

“Rebecca era una rugbista e ringrazia tutti i rugbisti, ora gioca nel Campionato dei Cieli, voi dovete continuare quello terreno”