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Belfast –  Dopo le tre sconfitte di Dublino l'Italia ritrova vittoria e sorriso a Belfast contro il Giappone, nella sfida che vale il teorico nono posto in classifica generale al temine della manifestazione iridata.

Primo tempo all'insegna di un Giappone arrembante ma in versione "tanto fumo, quasi niente arrosto". Campionesse d'Asia (n. 14 del ranking dietro l'Italia n. 10) in controllo quasi costante delle operazioni ma incapaci di produrre gioco efficace e avanzamenti sostanziali. La difesa italiana ha infatti buon gioco a contrarre sulla linea d'incontro le ondate delle nipponiche, incapaci di produrre gioco tattico al piede e fisicamente poco dotate nella zona d'impatto. Italia poco costruttiva con la palla in mano (chiuderà i primi 40' con meno del 35% di possesso) e spesso in difficoltà di fronte alle abilità delle avversarie in fase di recupero. Troppe le palle perse a contatto: clamorose quelle in sequenza di Gai (1'), Furlan (4') e Cioffi (5'). Gioco che staziona fra le due linee dei 22, il Giappone spreca dal centro dei pali (18 metri dalla porta!) con Shimizu la palla del possibile vantaggio al 30' (fallo di Bettoni che non rilascia il placcato). Al 34' Furlan (il miglior attaccante azzurro) innesca la lunga sequenza italiana che genera la fuga dell'ala Stefan lungo l'out sinistro da cui nascono il calcio a favore e la rimessa sui 5 da cui, dopo un tentativo di drive e una ripartenza del pilone Cucchiella che arriva a pochi centimetri dalla linea bianca, si conclude con l'avanzamento decisivo del tallonatore Bettoni che firma il vantaggio azzurro al riposo.

La ripresa (Gaudino in campo) si apre su un'altra palla persa a contatto (Furlan?) e con l'infortunio del flanker Locatelli (gomito). L'ennesima palla recuperata dal Giappone nella zona di collisione  (45') viene controbilanciata dalla buona pressione azzurra che frutta un calcio di punizione (tenuto). Nell'azione rimane a terra la seconda linea Trevisan, che lascia il campo sulle proprie gambe,  sostituita da Fedrighi. La seconda meta è nell'aria, la segna Michela Sillari a conclusione di una buona trasformazione al largo dopo un cambio di fronte davvero ben giocato con Furlan perfetta nella fissazione  dell'ultimo difensore. Le azzurre prendono fiducia e cominciano a giocare in piedi, vincendo regolarmente tutte le situazioni di 1 contro 1. Una leggerezza di Schiavon  (48') lancia  Nagata verso la meta, Sillari salva la situazione e poi tocca alla stessa Schiavon evitare la meta con il Giappone giù oltre la riga. Continua a essere inguardabile il gioco al piede delle italiane (56'), che anche quando è il momento di togliere pressione e di calciare lontano non riescono a raggiungere standard anche solo sufficienti. Al 57' serve il Tmo per assegnare a Sillari la meta n.3 dell'incontro, al termine di un'ottima azione al largo della linea arretrata (bene Stefan) impreziosita dalla progressione di Cioffi ben sostenuta dall'ala. Al 61' fuori Rigoni per il protocollo anti concussion, al suo posto la veterana Zangirolami. La partita ha ormai poco da dire, il Giappone continua a muovere palla e a schiantarsi contro il muro delle azzurre, che danno ritmo e sostanza alla loro superiorità. Al 63' Zangirolami, in perfetto sostegno a Sillari e Furlan, ha fra le mani la palla della quarta meta, ma gambe non all'atezza. Il Giappone continua a giocare tutto anche dalla propria area di meta, l'Italia pressa e rischia di segnare ancora. Non ci riesce per precipitazione, per la perizia palla in mano delle diligentissime asiatiche e per la loro dedizione in fase di placcaggio e recupero. Ammirevole, viste le dimensioni. Stefan chiude con la meta del 20-0 a ridosso della sirena al termine di una fuga imperiosa lungo l'out sinistro, Sillari stavolta trasforma, finisce 22-0.

Migliori delle azzurre: Stefan, Furlan, Sillari, Locatelli, Arrighetti e Bettoni

 

Italia – Giapppone 22 – 0 (pt 5 – 0)

Tabellino marcatori: 39’ meta Bettoni (5-0), 46’ meta Sillari (10-0), 58’ meta Sillari (15-0), 79’ meta Stefan tr. Sillari (22-0)

Calciatrici: 1/4 Sillari (Italia). 0/1 Shimizu (Giappone)

Women of the match: Melissa Bettoni (Italia)

Italia: Furlan; Stefan, Cioffi, Rigoni (60’-70’ Zangirolami), Sillari; Schiavon (70’ Madia), Barattin (cap); Giordano, Locatelli (42’ Gaudino), Arrighetti; Trevisan (44’ Fedrighi), Severin (67’ Ruzza); Gai (67’ Este), Bettoni, Cucchiella
All. Di Giandomenico
Giappone: Shimizu (71’ Tasako); Kurogi, Nagata, A. Suzuki, Tsutsumi; Yamamoto, Tsukui (41’ Noda); Takano, S. Suzuki, Sue (63’ Shiozaki); Sakurai, Nakajima (56’ Hyugaji); Minami, Saito (cap), Ebuchi (8’-17’ M. Suzuki) (67’ Kataoka)
All. Arimizu
Arb. Baker (HKG)

 

Le semifinali della Women's Rugby World Cup