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Domenica nella prestigiosa cornice dello Stadio Sergio Lanfranchi di Parma si è giocato il Torneo “Battiti insieme con le donne”. L’evento nato per sensibilizzare un tema delicato come quello sulla violenza sulle donne ha avuto grande successo con la partecipazione di 6 tra le migliori squadre femminili d’Italia.

Il Torneo realizzato dal Rugby Colorno presso la Cittadella del Rugby di Parma h visto trionfare un Valsugana Rugby colmo di atlete della nazionale femminile recentemente qualificatasi ai Mondiali femminili in Nuova Zelanda propio sul verde prato del Lanfranchi. Il torneo si è disputato su un girone unico all’italiana con mini partite della durata di 15 minuti. Di seguito i risultati e la classifica del Torneo “Battiti” ma soprattutto le dichiarazioni dei molti ospiti sulla importante tematica della violenza sulle donne.

 

Apre la conferenza Ivano Iemmi Presidente del Rugby Colorno Femminile. “Il rugby giocato dalle donne è una conquista recente. Attraverso i valori del rugby queste ragazze ci posso insegnare tanto. Queste ragazze in questo sport ci insegnano il sostegno, portato da tutte, in particolare dalla persona più vicina. Che sia donna che sia uomo.”

“Penso che oggi possa nascere qualcosa di importante, non solo per il rugby Colorno di cui sono portavoce — continua Iemmi — non solo per il rugby italiano ma per tutti coloro che vogliano entrare in gioco con noi”.

 

Giada Franco giocatrice delle Furie Rosse Rugby Colorno e della Nazionale Italiana. “La violenza sulle donne è un tema delicato di cui spesso si fatica a parlare. La giornata di oggi e tutte le iniziative di cui faranno seguito, servono a prendere coscienza, capire come aiutare e come andare in sostegno al prossimo”.

 

Stefano Manuto delegato allo sport comune di Parma. “Lo sport è propedeutico, fa sì che i ragazzini maschi imparino sin da piccoli a conoscere, senza pensarsi superiori, alle femmine. Superando fin da subito i pregiudizi si una fisicità che si sviluppa dopo i 12/13 anni.”

 

Giulia Ghiretti, medaglia d’argento nel nuoto alle olimpiadi paralimpiche: “bisogna iniziare dalla base per sostenerci, ho sempre fatto sport singoli e mai di squadra, anche nel mio caso ho sempre percepito molto sostegno al di fuori della vasca. Cosa che si riflette nella vita di tuti i giorni”.

 

Francesca Gallina, consigliere Fir per il rugby femminile. “Quello attuale è un sistema un pò sordo alle iniziative femminili. Bisogna continuare a lavorare per esserci, lavorare non solo sulle ragazze grandi ma anche sui piccoli, il rispetto delle regole e dell’avversario, deve valere a 360 gradi. Nella nostra società è fondamentale contrastare la violenza fisica e psicologica sulle donne”.

“Io lavoro in un ambito in cui i relatori sono soprattuto maschi, lo siamo anche oggi, ma oggi vedo questo aspetto di disuguaglianza come uno spunto positivo”.

 

Maxime Mbandà, giocatore delle Zebre e della Nazionale. “Da quest’anno abbiamo sulla maglia “Uomini contro la violenza sulle donne”, siamo sensibili a questo tema”.

“Il mondo è pieno di pregiudizi e di canoni pre impostati. Una volta il rosa era adibito agli uomini perché più tenue rispetto al rosso della guerra. L’azzurro era associato alle donne perché affiancato alla madonna. Da ieri gioco con un paradenti rosa per far capire ai bambini che si gioca con qualsiasi colore.”

 

Cesare Pastarini dell’associazione “Maschi che si immischiano”. “La nostra associazione è nata a Parma nel 2016 a fronte dell’emergenza perché Parma e provincia registrava il record di femminicidio in Italia. 3 femminicidi su 400.000 persone, un record tristissimo. Siamo qui perché vogliamo cercare di fare la nostra parte. Possiamo rendere consapevoli gli uomini del ruolo che hanno. Noi uomini siamo il problema e noi siamo la soluzione. Stiamo portando avanti diverse iniziative nelle scuole e aderiamo a iniziative come questa. Cerchiamo di fare del nostro meglio rivolgendoci agli uomini.”

 

Cristina Tonna di Fir collegata da remoto: “Bisogna fare inclusione non solo a parole, bisogna includere con i fatti. Vedere bambini e bambini assieme è un forte messaggio, vederli giocare assieme e crescere assieme. Contribuiamo così ad alimentare la cultura del rispetto. Grazie a tutti, grazie al Colorno per aver riportato a galla un tema importante”.

 

Michela Este giocatrice del Treviso. “All’estero l’idea che una ragazza giochi a rugby è normale. La chiave è portare nel mondo della scuola questa potenzialità. La nazionale femminile è l’esempio di come l’Italia c’è, sono curiosa di quello che queste ragazze ci regaleranno ai mondiali”.

 

Erika Morri ex azzurra ed ex consigliere Fir. “Battiti significa battersi ma ha anche una tematica di concezione del battito del cuore. A volte  non siamo consapevoli del battito del cuore come non siamo consapevoli che le donne devono battersi per ogni cosa. La violenza ha due facce, chi la fa e chi la subisce. Bisogna battersi per i propri diritti, crediamo in noi stessi, parliamo, condividiamo. Dobbiamo rendere consapevoli i nostri bambini del diritto di esprimersi ed essere diverse. Il rugby femminile da un imprinting alle donne fortissimo. Dobbiamo seminare i semi di consapevolezza e raccontarlo agli altri”.

 

Daniele Cantarelli - Comitato regionale Emilia Romagna: “Presenziamo a iniziative che come Comitato sposiamo e supportiamo, mai come questa stagione di difficoltà è importate mettersi i gioco. E’ importate comunicare, far uscire dalla nostra nicchia il messaggio che noi portiamo. Continuiamo a lavorare insieme ai club per far crescere il movimento, batterci insieme”.

 

 

BATTITI 2021

 

I risultati:

Colorno - Treviso 12-0 (4-0)

Colorno - Villorba 0-5 (0-4)

Villorba - Valsugana 0-5 (0-4)

Valsugana - Colorno 5-0 (4-0)

Villorba - Cus Torino 14-0 (4-0)

Valsugana - Cus Torino 5-0 (4-0)

Treviso - Cus Torino 0-15 (0-4)

Cus Torino - Colorno 7-0 (4-0)

Villorba - Treviso 24-0 (5-0)

Benetton - Valsugana 0-17 (0-4)

 

Classifica:

16 Valsugana

13 Villorba

8 Cus Torino

4 Colorno

0 Treviso