x

x

Una maschera in grado di rimettere in gioco i campioni del rugby. Ma non solo: una maschera che permetta a quanti indossano gli occhiali di giocare a rugby in maniera sicura e confortevole.

Questo l’obiettivo della Federazione Internazionale del Rugby, che ha scelto un’azienda italiana, la Raleri, per realizzare un’innovativa maschera in policarbonato da testare nei campi di tutto il mondo attraverso un Global Law Trial.

Questo il tema della presentazione della Rugby Goggles che si è svolta lo scorso giovedì mattina presso la Cittadella del Rugby a Parma.

Al tavolo dei relatori Stefano Cantoni, consigliere FIR, Marc Douglas, responsabile tecnico di ricerca della IRB, Francesco Rambaldi, responsabile tecnico Raleri srl, i giocatori Ian McKinley (Rugby Viadana 1970) e Florian Cazenave (Rugby Reggio).

Progettata e realizzata interamente in Italia, Rugby Goggles è la prima maschera che potrà consentire agli atleti di tutto il mondo con problemi agli occhi di giocare a rugby senza pericoli.

Il prodotto è nato su sollecitazione della International Rugby Board, la federazione mondiale del rugby, intenzionata a sviluppare un occhiale per giocatori con problemi alla vista. Non solo. L'introduzione dei Rugby Goggles voleva rispondere anche alle esigenze di quegli atleti con patologie croniche agli occhi e con un campo visivo ridotto o monoculare e per i quali i rischi sul campo sono molto maggiori.

Per studiare e produrre il nuovo occhiale, dopo lunghe ricerche e contatti con altre aziende del settore, la federazione mondiale del rugby si è affidata a Raleri, già nota nell'ambiente sportivo per la qualità dei suoi prodotti e delle sue lenti.

Da qui è nata una collaborazione che ha portato alla progettazione e alla realizzazione di un occhiale (rigorosamente made in Italy) che al suo interno ospita un innovativo inserto per lenti correttive.

Prima di consentirne il libero acquisto sul mercato, IRB ha lanciato un “Global Law Trial”, un test che sta coinvolgendo i rugbisti di tutto il mondo a tutti i livelli.

 

Stefano Cantoni (consigliere FIR) :”Porto i saluti del presidente Alfredo Gavazzi e del presidente onorario Giancarlo Dondi –membro altresì dell’IRB-. Con piacere FIR ha aderito a questo protocollo per permettere ai giocatori di riuscire a giocare nonostante gli infortuni e incidenti alla loro vista. Un’azienda italiana è stata scelta a livello mondiale per produrre questo strumento e dare così la possibilità a questi giocatori di poter giocare in Italia, dato che nei loro paesi non possono scendere in campo”

Francesco Rambaldi (Raleri srl) ha presentato l’occhiale prodotto da Raleri :”Io sono amministratore di Raleri, un’azienda che investe in ricerca e sviluppo e riesce a portare sul mercato questo tipo di prodotto che permette ai giocatori di entrare in campo in modo sicuro. Il Rugby Goggles ha un elastico che permette di sganciarsi in tutta sicurezza; sicurezza anche per il giocatore protetto da una conchiglia di stampo militare che aderisce al viso senza spigoli vivi permettendo sicurezza anche agli altri giocatori. Siamo stati scelti dalla IRB tra tante aziende e siamo orgogliosi di produrre questo primo prototipo per il test mondiale cominciato ormai a gennaio 2014. Lavoriamo a stretto contatto con IRB per implementare il prodotto secondo anche le loro indicazioni”.

Marc Douglas, (responsabile sviluppo tecnico IRB) :”Il progetto è molto importante per il rugby mondiale: la maschera è un’unione di conoscenza tra Raleri, Certottica e IRB per dare una soluzione a questo problema e dare a tutti i nostri tesserati la possibilità di fare o continuare a fare sport. Il progetto nasce dalla necessità di alcuni giovani giocatori con problemi dalla nascita ed è progredito grazie alla testimonianza dei giocatori professionisti presenti qui oggi che hanno dato impulso al nostro progetto. Confido che dalla prossima stagione questo progetto sperimentale possa dare risultati positivi e cambiare così il regolamento IRB il prossimo Maggio 2015”.

“La sicurezza del gioco del rugby sta molto a cuore all’IRB, ringrazio medici, sviluppatori e i giocatori per il loro feedback che ci permette dare a quasi 300 giocatori la possibilità di giocare oggi a rugby in 22 federazioni importanti nazioni quali: Nuova Zelanda, Australia, Sudafrica, Argentina, USA, Italia, Galles e Scozia che ci permettono un campione esteso per valutare il test. Stiamo parlando con le altre federazioni che non hanno aderito al test per estendere anche ai loro tesserati la possibilità di poter giocare a rugby”.

Grazie ai Rugby Goggles sono tornati in campo, in Italia, due fantastici atleti come Ian McKinley, ex giovane promessa del Rugby irlandese oggi al Rugby Viadana, e Florian Cazenave, ex giocatore del team francese Perpignan appena ingaggiato dal Rugby Reggio.

Ian McKinley, apertura ex Leinster, è uno dei due testimonial. Un incidente in una ruck gli ha fatto perdere la vista nell’occhio sinistro costringendolo a ritirarsi dal rugby a soli 21 anni. Il suo allenatore dell’accademia irlandese contatta il giocatore dandogli la possibilità di continuare la sua carriera in Italia ad Udine dove Ian ha ritrovato anche il rugby giocato con il Leonorso Rugby grazie ai Rugby Goggles di Raleri ritrovando entusiasmo e diventando una figura di riferimento per i giovani rugbysti friulani. Oggi gioca nel Rugby Viadana 1970.

“Ho giocato 15 partite con questi occhiali tra Rugby Udine e Rugby Viadana: mi sento bene. In campo non ho trovato nulla di strano nei miei confronti e mi sento molto sicuro nel gioco. Ci sono migliorie da fare per rendere questi occhiali perfetti, ma ci stiamo lavorando. Sono contentissimo e ringrazio Francesco Rambaldi per il grande lavoro svolto. Ho affrontato anche Florian in una gara quest’estate e ho visto un altro giocatore molto forte, non un giocatore con un problema. Questo rispetto penso sia fondamentale”.

La storia di Florian Cazenave cambia nell’estate 2013 dopo un incidente che gli fa perdere la vista dall’occhio sinistro. Il giocatore continua a lavorare sulla sua visione periferica grazie all’aiuto di specifici preparatori atletici che gli permettono di tornare abile al gioco nella primavera 2014. La federazione francese però, non aderendo al Global Law Trial, non permette a Florian di tornare a giocare; così il mediano si sposta in Italia a Reggio Emilia dove, grazie ai Rugby Goggles di Raleri, può riprendere a giocare esordendo lo scorso 5 Ottobre nella Serie A italiana.

“Ho provato questi occhiali in sole tre gare, i Rugby Goggles non fanno ancora parte integrante delle mie abitudini di gioco ma le sensazioni sono buone e non ho freni nella mia prestazione. E’ importante proteggere il mio occhio sano e non ferire i miei avversari mentre giochiamo le partite. Questa protezione funziona bene ed è molto utile per noi per giocare insieme al caschetto protettivo”.

Francesco Rambaldi (Raleri srl) “L’incontro di oggi ha rappresentato un primo passo per far conoscere meglio le possibilità offerte dal Global Law Trial e dalla Rugby Goggles, partendo dal l’Italia, il Paese in cui la maschera è stata progettata e realizzata.

Le testimonianze di Ian e Florian, la loro passione per il rugby e la loro umiltà nel rimettersi in gioco quasi da zero sono sicuramente d’ispirazione anche per noi e ci rendono sempre più fieri del lavoro che stiamo svolgendo insieme”. 

 

Visita il sito Raleri.com

ISCRIVITI AL SOCIALNETWORK DEL RUGBY!!!