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Parte il Sei Nazioni ma in Italia è anche anno di elezioni federali e abbiamo deciso di porre 8 domande a ogni candidato, cercando così di coprire una serie di argomenti, dalla formazione alle franchigie, dall'amministrazione agli arbitri, fino ai media e la comunicazione. Un aggiornamento sulla questione sarà al centro di una puntata speciale di Allrugby Podcast (http://bit.ly/allrugbypodcast), di nuovo disponibile on demand con l'avvio del Sei Nazioni.

 

Parallelamente ai candidati abbiamo interpellato 15 club da tutta Italia dando voce alle istanze dal basso che sono protagoniste anche del Tavolo del Nord Ovest, realtà che raggruppa oltre 50 club lombardi, liguri e piemontesi che ha espresso un candidato consigliere federale, al momento indipendente.  

 

Luciano Ravagnani ha ripercorso la storia delle elezioni, dal 1948 ad oggi, un ripasso utile in vista del 13 marzo. 

 

Altro tema principe di questo inizio di 2021 è quello della concussion, dei traumi celebrali, delle perdite di conoscenza: il dossier raccoglie considerazioni e analisi di chi ha giocato (gli ex nazionali Lorenzo Cittadini e Leonardo Ghiraldini) e di chi se ne intende (Angelo Franzini, neurochirurgo)

 

Tornando al rugby giocato, Christian Marchetti ha chiacchierato con Pierre Bruno - il cui sogno azzurro è stato per il momento posticipato - Valerio Vecchiarelli con Gianmarco Lucchesi; Federico Meda con Antonio Pavanello e la nuova era trevigiana. Mentre Stefano Semeraro ha raggiunto Joy Neville, campionessa di rugby e prima donna ad arbitrare il rugby maschile. 

 

Mario Diani, con il consueto piglio sociologico, ragiona di oriundi, equiparati e naturalizzati, mentre Giorgio Cimbrico rispolvera lo storico incontro del 1920 tra la Francia e l'Irlanda a Dublino, considerato l'atto di nascita del French flair.

 

 

Chiudono le consuete rubriche di Giancarlo VolpatoMaurizio Vancini e Giorgio Cimbrico.

 

Buona lettura

 

 

 

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