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Si è concluso il campionato numero 88 con lo scudetto vinto dal Petrarca Rugby, la finale di Padova è stata vinta dai “neri” di Andrea Marcato per 19-11 sul Calvisano di Massimo Brunello.

E’ arrivato quindi  il momento, come ogni anno, di eleggere i 15 giocatori che meglio si sono distinti lungo tutto il campionato di Eccellenza da poco terminato. Con piacere nel Best XV di Rugbymeet compaiono molti giovani che fanno ben sperare sul futuro prossimo del rugby italico e della nostra nazionale. Inoltre sono diversi i giocatori del Petrarca, a nostro parere la squadra rivelazione dell’anno, che hanno trovato spazio nelle nomination.
Eccovi dunque, divisi per ruolo, i migliori 15 giocatori della stagione:

15 Simone Ragusi (Petrarca): con lui estremo Padova è diventata quasi imbattibile ottenendo un assetto vincente. Indubbie le sue qualità nell’uno contro uno e lo ha dimostrato anche in finale con due buchi in mezzo alla linea dei trequarti del Calvisano. Citiamo anche Diego Antl, l’estremo della Lazio e della Nazionale Sevens è stato uno degli estremi più pericolosi palla in mano, una spina nel fianco per tutte le difese.

14 Pierre Bruno (Calvisano): veloce e formidabile nell’uno contro uno, l’ala del Calvisano ha ottimi appoggi e un fiuto particolare per la meta. La prossima stagione lo vedremo probabilmente in Pro14 con la maglia delle Zebre. Citiamo Simone Rossi (Petrarca) il metaman dei neri ha messo la firma anche in finale, e Gianmarco Amadasi (Viadana).

13 Sebastian Rodwell (Medicei): puntuale in difesa e giocatore molto fisico in attacco, la neo promossa ha avuto nell’italo-inglese una sicurezza in mezzo al campo. Citiazione per Andrea Bettin (Petrarca).

12 Enrico Lucchin (Calvisano): trequarti centro consistente, non sbaglia mai, solido in difesa e generoso in ogni situazione di gioco. Citazione per Joaquin Riera (Petrarca) una delle frecce del Padova, giocatore tecnico e duttile in grado di ricoprire diversi ruoli.

11 Marco Capraro (Petrarca): buone doti fisiche e ottime accelerazioni palla in mano, la possiamo definire una delle grandi scoperte padovane. E' il primo anno in cui trova continuità lasciandosi alle spalle i problemi fisici.

10 Leonardo Mantelli (Rovigo): lo ammettiamo, questo è uno dei ruoli in cui abbiamo avuto più difficoltà nella scelta del migliore. Premiamo Mantelli per la precisione nei piazzati (semifinale di ritorno a parte), e perché ha dimostrato di tenere testa ai migliori nonostante la giovane età. Ha meno intuizione e meno follia di Juan Novillo (Calvisano) ma alla lunga può diventare più forte. Citiamo ovviamente anche Andrea Menniti-Ippolito (Petrarca).

9 Fabio Semenzato (Calvisano): ha giocato con regolarità, mai una performance sotto tono. La sua esperienza e l’abilità nell’amministrare le situazioni di gioco fanno davvero bene a questo Calvisano. Citazione per i giovani Luca Crosato (San Donà) e Matteo Panunzi (Reggio).

8 Andrea Trotta (Petrarca): un altro giocatore che è esploso quest’anno tra i padovani. Alto ma non certo enorme fisicamente, Trotta ci ha ricordato molto i maghi dell’off load Marco Barbini e Federico Ruzza che da qualche tempo hanno fatto il salto di categoria in Pro14. Quello del numero 8 è stato senza dubbio il ruolo con più concorrenza, citiamo dunque anche Jimmy Tuivaiti (Calvisano) e Mirko Amenta (Fiamme Oro).

7 Edoardo Lubian (Rovigo): grande lavoratore, ottimo placcatore, mette dedizione e rabbia agonistica in ogni cosa che fa in campo, non è un grande attaccante ma in difesa è uno che tutti vorrebbero in squadra. Quest’anno a Rovigo ha avuto un work rate altissimo.

6 Michele Lamaro (Petrarca): dopo aver vinto il premio “Giorgio Sbrocco” come miglior giovane emergente e l’MVP come miglior giocatore di Eccellenza, il capitano dell’Italia U20 si becca anche la nostra nomination nel Best XV. Difficilmente un giovane negli ultimi anni ha tanto impressionato, chissà tra quanto lo vedremo con la Nazionale maggiore.

5 Alberto Saccardo (Petrarca): figliol prodigo partito a 20 anni da Padova per girare l’Italia, a 32 anni torna all’ovile e porta il Petrarca alla conquista del titolo da capitano. Ha indiscusse qualità da vero leader e ha condotto una squadra di giovani alla vittoria del titolo italiano. Oltre a quanto detto gli va riconosciuta la ottima gestione delle situazioni di touche e maul.

4 Samuele Ortis (Rovigo): dopo tanta gavetta in squadre minori è arrivato l’anno della sua consacrazione con la maglia rosso blu. Reattività e abilità in touche sommati a una raggiunta maturazione gli valgono la nostra indiscussa nomination in seconda linea.

3 Nicolò D’Amico (Rovigo): arrivato a Rovigo dal San Donà, passando dal Modena (Serie B) e Cus Genova (Serie A), in questa stagione in maglia rosso blu ha impressionato tutti. Il bolognese è stato il pilone destro rivelazione del campionato mostrando inaspettate doti in mischia ordinata e costanza durante la lunga stagione.

2 Marco Silva (Viadana): preciso al lancio, buono e solido in mischia chiusa grazie anche alla sua stazza da tallonatore “pesante”. Quest’anno è migliorato nelle fasi statiche pur mantenendo la presenza ed efficacia nel gioco aperto. Citazione per Cugini (Lazio), tallonatore giovane a cui piace giocare palla in mano.

1 Danilo Fischetti (Calvisano): il prototipo del pilone moderno, ha margini di miglioramento in mischia ordinata ed è un ball carrier puro, uno a cui piace prendere e portare avanti palloni. Preferiamo lui a Riccardo Brugnara (Rovigo) perchè più dinamico nonostante il Bersagliere abbiamo mostrato più personalità e solidità in mischia chiusa.