Giudice Sportivo: San Donà vuole giustizia
I massimi esponenti del Rugby San Donà si sono riuniti ieri sera in conferenza stampa rispondendo così ufficialmente, dopo giorni di silenzio, alla penalizzazione inflittagli (a tre giornate dalla fine del campionato) dal Collegio di Garanzia dello Sport del CONI. 8 punti di penalizzazione che hanno “falsato” un campionato, il migliore degli ultimi anni del San Donà, considerando che il match con il Reggio Emilia era stato vinto dal San Donà sul campo senza utilizzare Luca Petrozzi. Il giocatore non era entrato in campo ma compariva al referto dell’arbitro come il 5° “straniero”, il regolamento ne permetteva 4, tutto questo anche se Petrozzi di formazione italiana lo è avendo giocato nella nazionale Under 20 (il giocatore ha origini inglesi). O almeno: lo era per la Federazione ma non risultava nel database. Problemi di comunicazione? Chi ha sbagliato? Non San Donà da come recita il comunicato di cui pubblichiamo una parte:
“Prima di stipulare l’accordo tra Luca Petrozzi e il Rugby San Donà, il direttore sportivo Paolo Dartora ha richiesto via email la conferma della validità di tale norma per l’atleta al responsabile FIR Alto Livello Sig. Carlo Checchinato e via telefono all’Ufficio Tesseramenti della FIR, ricevendo in entrambi i casi una risposta affermativa”.
“Il Rugby Reggio ricorre al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI, asserendo che “se non è colpa della Federazione allora è colpa del Rugby San Donà” e insistendo sul fatto che quel giorno Petrozzi risultava tesserato come giocatore di “formazione straniera”.
La suddetta delibera crea, quindi, un conflitto tra le norme, la delibera federale (scritta di proposito per equiparare a formazione italiana i giocatori U20 che hanno scelto di giocare per la Nazionale Italiana) e la norma amministrativa del tesseramento. Quali sono le più importanti da tenere in considerazione?
Al “termine” di tale vicenda, le parole del presidente Marusso non nascondono la profonda delusione e amarezza che ha avvolto tutti i giocatori, il club intero e i tifosi: “Stiamo subendo un’ingiustizia di una dimensione inspiegabile e sproporzionata. Otto punti di penalizzazione per un errore amministrativo, la stessa sanzione di chi, intenzionalmente, invece, schiera giocatori che non possono partecipare ad una partita. Otto punti di penalità per un fatto che nessuno contesta: Petrozzi è ed era di formazione italiana. C’è solo stato un errore di registrazione che non per forza deve essere colpa di qualcuno. Un errore formale che, in nessun modo, può giustificare una simile penalità e soprattutto falsare un campionato oltre che a mancare di rispetto chi gioca, lavora e crede in questo sport”.
In foto Luca Petrozzi nel riscaldamento di Rugby Reggio - Rugby San Donà
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