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Il talent scout del SB5s, Cesare Zambelli, ci ha impiegato qualche anno a scovarli e poi a convincerli a scendere a Lignano.

Il Benelux è un serbatoio interessante di praticanti beach rugbisti e di probabili talenti, ma le loro capacità sulla sabbia si perdono, nel caso dell’Olanda, sprecate in un gioco che ricorda un po’ il beach rugby ma che è più che altro simile a un sevens giocato sulla sabbia. Niente a che vedere con il beach 5’s ormai riconosciuto dall’IRB. L’opera di redenzione degli “Hookers” è quindi iniziata nel 2011 con il debutto a Lignano della formazione olandese, già vincitrice del torneo di Ameland (sevens sulla sabbia), con una promettente performance da metà classifica. Ma è proprio la sabbia d’oro della località balneare adriatica che li ha definitivamente convertiti al formato a 5, estremamente più veloce e dinamico, forse più consono agli “olandesi volanti”. Infatti nell’inverno successivo il definitivo “pentimento” degli Hookers (interessante il significato che può avere questa parola inglese) li ha forgiati a una dedizione completa al beachfives, manifestatasi definitavemente nell’estate del 2012, con una vittoria premonitrice a Zeebrugge, e la successiva incoronazione nel tempio del Beach5’s a campioni d’Europa. Il Dio del Beach 5’s li ha sicuramente perdonati ed eletti sacerdoti del tempio di Lignano.

Bentornati agli “Hookers redenti” a difendere la Coppa Europa per 13° …