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Amici rugbisti le feste sono finite ed è il momento di rimettersi gli scarpini pronti per la seconda parte della stagione. Due settimane di stop ed i vari pranzi e cene dai parenti potrebbero averci appesantito un po' troppo e forse questa sorta di “dieta del rugbista" potrebbe esservi utile. Il Rugby è uno sport che richiede un grande dispendio di energie ed in base al ruolo e alle caratteristiche fisiche il giocatore necessita di più potenza come i piloni ed di più agilità come i mediani. Ecco alcuni consigli alimentari per recuperare equilibrio, velocità, forza, potenza e agilità direttamente da lacucinaitaliana.it

Attenzione! Non esistono cibi o diete miracolose capaci di trasformare un giocatore mediocre in un campione, ma un campione potrebbe giocare come un mediocre se sbaglia alimentazione. 

Due dei migliori consigli sono fare molta attenzione alla quantità di ciò che si mangia e variare i cibi a tavola. 

Promossi pasta asciutta (magari condita con legumi come lenticchie e fave), pesce, frutta e verdura. Stesso discorso per grassi, carboidrati, proteine, vitamine, sali minerali e acqua. In una partita di rugby si consumano in media dalle 700 alle 800 kilocalorie, sono molte e bisogna nutrirsi di conseguenza.

La dieta del rugbista:

Fare sempre almeno tre pasti al giorno, ovvero un’ottima colazione e due spuntini principali (che possono arrivare anche a tre nei giorni in cui è presente l’allenamento) e non lasciare mai a digiuno l’organismo per troppe ore. Meglio concedersi uno spuntino mezz’ora dopo l’allenamento o prima di andare a letto. 

Il menu del rugbista, dunque, potrebbe prevedere una colazione abbondante con latte scremato totalmente o parzialmente e fette biscottate con marmellata o cereali, poi uno spuntino a metà mattina con yogurt magro oppure biscotti, frutta di stagione, o ancora noci e mandorle.  

Pranzo con pasta o altri tipi di carboidrati complessi (riso, pane o patate) con i legumi. Ma vanno più che bene anche proteine come pesce, albume d’uovo e formaggi magri, senza dimenticare un bel contorno a base di verdura e frutta finale. 

Per merenda, niente è meglio di un altro yogurt, oppure frutta se non addirittura un piccolo panino con tacchino o altre proteine magre. Promossa anche la frutta secca

A cena, si può benissimo ripetere il menu del pranzo, ma magari riducendo il quantitativo per stare leggeri, mentre dopo l’allenamento va bene concedersi un ultimo spuntino magari con una piccola razione di proteine magre.

Addio terzo tempo? Dopo la partita poco più di cento grammi di arachidi tostate possono rappresentare un ottimo modo per recuperare le energie spese. Anche se, com’è noto, nel rugby il terzo tempo è una tradizione che neanche il miglior nutrizionista del mondo potrebbe scalfire facilmente. Secondo gli esperti, quindi, la consueta birra sarebbe da evitare, ma preceduta da una corretta reidratazione con acqua, sali minerali e zuccheri, lo strappo alla regola è concesso. Se si vince anche due!

Durante la partita e gli allenamenti, infine, mai dimenticarsi di bere anche se non ne sentite il bisogno, insomma bere tanto a piccoli sorsi anche se non si ha sete.

 

Foto Elena Barbini

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