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L'organismo, nello svolgere le proprie funzioni ossida delle cellule e produce scorie acide: queste devono essere eliminate ed il processo di espulsione avviene attraverso gli organi emuntori, soprattutto intestino, polmoni, pelle, reni.
Per poter fare cio?, l'organismo deve avere a disposizione delle sostanze basificanti: se la quantita? di scorie acide supera la disponibilita? di sostanze basificanti utili all'organismo, si instaura una condizione si acidosi tissutale.

Una delle principali cause di carenza delle sostanze basificanti e? la scorretta alimentazione: se questa prevede eccessive quantita? di carboidrati, carne, formaggi e caffe? oltre ad un ridotto consumo di frutta, verdura e prodotti integrali, puo? senza dubbio facilitare l'instaurarsi di uno stato di acidosi tissutale.
Una corretta alimentazione dovrebbe prevedere circa il 75 % di alimenti alcalinizzanti quali frutta e verdura, in modo da poter controbilanciare quegli alimenti comunque basilari come le proteine animali indispensabili per fornire tutti i nutrimenti necessari al corretto funzionamento dell'organismo.
L'acqua e? un altro alimento vitale in tal senso: e? il solvente per eccellenza che oltre a favorire l'espulsione dei prodotti di scarto, e? indispensabile al trasporto delle sostanze nutritive e per il corretto funzionamento del metabolismo.
Bisognerebbe berne circa 2 litri al giorno
Acqua-frutta-verdura: la triade alcalinizzante / anti acido.
L’equilibrio acido-base e? uno degli equilibri piu? importanti per la vita dell'essere umano in quanto regola una serie infinita di funzioni tra le quali la respirazione, la circolazione sanguigna, la digestione, la produzione degli ormoni e le difese immunitarie: processi biologici vitali che si svolgono correttamente solo in presenza del giusto ph.
Durante la gestazione cresciamo nel liquido amniotico che ha un ph vicino a 8 mentre una volta nati, il valore di riferimento per i tessuti dell'organismo e? 7 ovvero la neutralita?, considerando che quello del sangue deve rimanere assolutamente tra i valori di 7.35 e 7.45.
Se questi valori dovessero scendere ( 6,5 e? gia? un ph acido), con il tempo si arriverebbe all'avvelenamento ed al danneggiamento di tessuti, organi, ghiandole e funzioni, portando a malattie quali diabete, gastrite, colite, artrite e artrosi, reumatismi, morbo di Parkinson e Alzheimer, infarto, ictus, ischemia, trombosi, embolie, dermatite, eczema, psoriasi, allergie, tumori.
In condizioni di particolare lavoro fisico, l’organismo produce una quantita? di scorie acide superiore rispetto a quella che riesce a neutralizzare ed eliminare portando il ph muscolare dell'atleta a valori di ph tra il 4.5 ed il 5.
L’attivita? fisica intensa, l’allenamento e soprattutto l’attivita? agonistica, sono tra le principali cause di acidosi. Spesso, inoltre, l’alimentazione richiesta da uno sportivo esige elevati apporti proteici. Non essendo possibile modificare in modo significativo l’alimentazione si rende quindi utile l’assunzione di un integratore. Tutti i processi metabolici che ci mantengono in vita, trasformando gli alimenti e l’ossigeno in energia, producono scorie acide.

Con l’allenamento il corpo produce acido lattico in maggiori quantita? e cio? comporta una maggiore produzione di scorie metaboliche acide (pH acido).
Si rende pertanto necessario assumere sostanze minerali appropriate prima e dopo l'attivita? sportiva al fine di evitare l'accumulo di sostanze acide ed il conseguente stato di acidosi tissutale.

Ricapitolando, le principali cause di acidita? metabolica sono:
intensa attivita? fisica, insufficiente apporto di nutrienti alcalinizzanti (acqua, frutta, verdura), intenso uso di integratori proteici (aminoacidi) e di farmaci, stress, consumo di alcool.
Nello sportivo pertanto, le conseguenze saranno rappresentate dal calo della prestazione fisica, da tempi di recupero piu? lunghi, crampi muscolari, scarsa concentrazione, alterazione della flora batterica intestinale.
Tale sintomatologia puo? essere risolta con l’apporto di Sali alcalinizzanti a base di carbonati, bicarbonati e fosfati nel rispetto del rapporto fisiologico tra calcio e magnesio. Questo tipo di integrazione, permette allo sportivo il raggiungimento di importanti obiettivi quali il miglioramento fisiologico delle prestazioni, la diminuzione dei tempi di recupero e rappresenta uno strumento fondamentale nelle condizioni di iper allenamento contrastando l’eccesso di acido lattico. 

Prof. Andrea Savini - Naturopata

Prof. Andrea Savini - Naturopata 

www.naturopatasavini.it

Formazione medico-scientifica, da più di 20 anni si occupa della salute e del benessere delle persone attraverso l'impiego della medicina e dei farmaci convenzionali, ricoprendo anche ruoli manageriali all'interno dei maggiori colossi multinazionali del farmaco con responsabilità gestionali a livello nazionale ed internazionale.
Nel 2002 si avvicina alla Medicina Naturale e si forma come Naturopata presso la Scuola di Medicina Psicosomatica di Milano nel triennio accademico 2003-2006, per poi frequentare nel 2007 il Master Seminariale "Hermes" presso l'Università degli Studi di Milano in collaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanità ed il patrocinio della Regione Lombardia.
Nel 2010, a Londra, consegue la Certificazione Internazionale nel metodo Insights Discovery, metodo basato sullo studio delle tipologie umane e dei relativi stili relazionali e comportamentali, ottenendo anche l'Accreditamento come Insights Discovery Client Practitioner.
Membro del Gruppo Latino Mediterraneo di Medicina dello Sport è anche Visiting Professor in discipline scientifiche presso la Saint George University.
Offre a chi si rivolge a lui una consulenza basata sulle competenze multidisciplinari e sulla capacità d'ascolto, utilizzando rimedi e presidi naturali di comprovata efficacia sia in termini di risoluzione dei problemi sia in termini di prevenzione.
Segue come Naturopata Ufficiale il Team ciclistico MAPEI-DELU e l' Ultramarathon 100 km di Seregno, oltre ad altri Team ed atleti di livello Nazionale ed Internazionale. 

 

Foto Elena Barbini

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