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Scuro in volto, ma lucido nell’analisi e propositivo per l’immediato futuro: Mitch Lamaro non si tira indietro raccontando il match appena perso contro il Galles davanti ai 62.000 dell’Olimpico, che probabilmente registra uno dei migliori risultati di pubblico degli ultimi anni.

Che dire, così come nelle altre tre gare nemmeno oggi siamo riusciti ad invertire il trend che ci vede entrare in partita troppo tardi, costringendoci così a costruire sempre rincorrendo. È qualcosa di cui siamo consapevoli, su cui abbiamo lavorato tanto, ma che ancora non ha trovato soluzione: vinciamo i secondi tempi, ma è chiaro che questo non basta”.

Anche contro questo Galles oggi abbiamo trovato tanti line-break, contro una squadra che non credo affatto valga meno delle altre finora incontrate, ma il problema è che abbiamo performato al di sotto del nostro standard”, prosegue il Capitano Azzurro. “Noi dobbiamo pensare al nostro rugby, a mettere in campo la nostra prestazione migliore ogni volta che scendiamo in campo, perché questo è quello su cui possiamo avere il controllo, e parlo di esecuzione delle nostre strutture, soprattutto quando siamo sotto pressione."

Il perché ho dialogato con l’arbitro più di quanto normalmente faccio? La relazione con l’arbitro durante il match è finalizzata alla migliore comprensione reciproca, cercando di interpretare al meglio ciò che lui si aspetta da noi: purtroppo oggi non credo la cosa sia riuscita, e questo francamente mi spiace”.

Al suo fianco, anche il c.t. Kieran Crowley non si sottrae alle domande più spinose: “Non c’è stata mancanza di attenzione o una preparazione inadeguata al match, questo lo escludo categoricamente. Indubbiamente abbiamo avuto problemi nell’accuratezza delle nostre esecuzioni, e l’approccio alla parte iniziale della gara continua a non funzionare come dovrebbe”.

Rispetto alla direzione della partita, sinceramente non capisco come l’arbitro abbia potuto darci 17 calci contro, né che metro abbia adottato nelle valutazioni sulle mete di punizione. Sia chiaro, faccio i più grandi complimenti al Galles, che ha vinto meritatamente, ma resta il fatto che alcune decisioni arbitrali hanno pesato sull’andamento della partita.

Rispetto all’assenza di Capuozzo, chiaro un giocatore con le sue caratteristiche può sempre fare la differenza, e forse con lui un paio di azioni in attacco avrebbero potuto avere esito diverso, ma naturalmente non esiste la prova contraria. Permettetemi di ringraziare il pubblico per il supporto di oggi, è stato fantastico, anche nei momenti più duri per noi”.

Decisamente più rilassato rispetto alle ultime settimane il tecnico gallese Warren Gatland:Vittoria per noi molto importante, anche se non abbiamo tenuto la stessa intensità del primo tempo anche nel secondo. Contro l’Italia abbiamo fatto passi avanti significativi, premiando il tanto lavoro fatto in queste settimane."

In chiusura Ken Owens, il Capitano dei Dragoni: “Nel primo tempo ci è riuscito tutto bene, eravamo pienamente confidenti col nostro piano di gioco, poi nel secondo l’Italia ci ha messo più pressione, confermando quanto talento abbiano i suoi giocatori, ma la tenuta della nostra squadra è stata molto buona fino alla fine, garantendoci una vittoria che volevamo a tutti i costi

Stiamo lavorando alla costruzione di un nuovo gruppo, di un’alchimia con uno staff nuovo, tutti siamo focalizzati sui nostri obiettivi e la crescita che percepiamo seduta dopo seduta con l’Italia ha avuto una conferma importante, contro una squadra molto difficile da affrontare”.

 

 

 

Foto Federugby