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Sei Nazioni secondo atto. E se alla vigilia del primo erano in molti quelli che pregustavano e prevedevano un'apertura di Torneo nel segno della vittoria su un Galles che tutti (?) davano per debilitato e orfano di alcune insostituibili individualità, ora che tocca sfidare l’Irlanda...

Conor O’Shea, parlando della partita che opporrà l’Italia alla Nazionale di casa sua, ha evocato l’immagine di una vetta da scalare, sottintendendo passaggi da sesto grado e chiodi da sparare con forza dentro la roccia. Insomma: roba tosta, pericolosa per definizione. Impresa difficile, avversario da maneggiare con cura. Come dargli torto?

A scorrere la formazione dei Verdi, si scopre che per la posizione di n.10 coach Schmidt rinuncia a Super Sexton, accontentandosi (!) di tale Paddy Jackson, irlandese di Belfast. Uno che a 19 anni debutta in Pro 12 con l’Ulster e nello stesso anno disputa la finale di Heineken (persa contro i dublinesi di Leinster). Una riserva, insomma… Ma è il resto che preoccupa davvero: a cominciare dall’estremo, Rob Kearney, uno del quale ancora non si è capito se sia migliore la fase difensiva o quella di attacco, talmente di alto livello risultando le prestazioni in entrambi i frangenti tattici. E poi Keith Earls all’ala da una parte, mentre dall’altra giocherà Simon Zebo, per non parlare di Robbie Henshaw schierato primo centro. Tutti elementi che, rispetto agli omologhi in maglia azzurra, partono con un vantaggio assai consistente sul piano del confronto personale. Ma non è finita: alla voce “terza linea devastante” troviamo un trio davvero di altissimo profilo, composto da Healsip n.8 e dal duo O’Brien – CJ Stander flankers. Non male le due seconde linee, con i centimetri di Toner (208) a far danni al fianco di Donnacha Ryan. E per finire, davanti: Cian Healy sul lato introduzione e “moto perpetuo” Best al tallonaggio.

Questa la montagna. Che se non è Cerro Torre poco ci manca. E che, al contrario di quanto fece il grande Cesare Maestri, non potremo salire sparando chiodi col compressore.

L’armata italiana parte con lo "scozzese" (fino a fine stagione) Simone Favaro in campo dal primo minuto, chiamato ad alzare l’efficienza difensiva di una terza linea (Parisse – Mbandà gli altri componenti) che non brilla per fisicità dell’impatto e che quanto a recuperi parecchio lascia a desiderare. In seconda si rivede Van Schalkwyk e al centro della prima linea Ghiraldini torna numero 2 titolare. Dietro: Esposito per i chili di Bisegni e Campagnaro (con Bronzini – Allan mediana di scorta) che parte da seduto. Fra le riserve spicca il pilone Chistolini, assente con il Galles. Terna arbitrale tutta made in Emisfero Sud, con il neozelandese Jackson designato a fischiare. L'unico “del Nord” nel gruppo degli umpires è il Tmo, ruolo affidato all’inglese Kitt. Se il rugby fosse una scienza esatta (per fortuna di tutti noi non lo è), tenuto conto della fame di punti con cui gli irlandesi scenderanno in campo a Roma dopo la sconfitta di sette giorni fa in Scozia, si dovrebbe puntare su uno scarto finale più vicino ai 50 che ai 30 dei Dragoni. Ma forse pioverà ancora e non è escluso che, alla fine, pur perdendo, si possa parlare di scarto non umiliante. Un’altra sconfitta onorevole. Come dire: niente di nuovo sotto il sole, anche se il sole non c'è.

Italia - Irlanda si sfidano alle 15.30 allo Stadio Olimpico di Roma, il match sarà trasmesso in diretta TV su DMax (canale 52) con collegamento a partire dalle 15.00.  

Le formazioni di Italia - Irlanda: 

Italia: 15 Edoardo Padovani, 14 Angelo Esposito, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Luke Mclean, 11 Giovanbattista Venditti, 10 Carlo Canna, 9 Edoardo Gori, 8 Sergio Parisse (c), 7 Simone Favaro, 6 Maxime Mbanda, 5 Andries van Schalkwyk, 4 Marco Fuser, 3 Lorenzo Cittadini, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Andrea Lovotti 
Panchina: 16 Ornel Gega, 17 Sami Panico, 18 Dario Chistolini, 19 George Biagi, 20 Abraham Steyn, 21 Giorgio Bronzini, 22 Tommaso Allan, 23 Michele Campagnaro

Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Keith Earls, 13 Gary Ringrose, 12 Robbie Henshaw, 11 Simon Zebo, 10 Paddy Jackson, 9 Conor Murray, 8 Jamie Heaslip, 7 Sean O’Brien, 6 CJ Stander, 5 Devin Toner, 4 Donnacha Ryan, 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Cian Healy
Panchina: 16 Niall Scannell, 17 Jack McGrath, 18 John Ryan, 19 Ultan Dillane, 20 Josh van der Flier, 21 Kieran Marmion, 22 Ian Keatley, 23 Craig Gilroy

Stadio Olimpico, Roma

Arbitro: Glen Jackson (New Zealand)
Assistenti: Angus Gardner (Australia), Marius van der Westhuizen (South Africa)
TMO: Rowan Kitt (England)

 

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Foto Pino Fama