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Altra sconfitta per l'Italia, la 29esima consecutiva nel Sei Nazioni, ma dal sapore decisamente diverso rispetto alla brutta figura offerta con la Francia. Nel giardino di casa degli inglesi gli Azzurri sono tornati a sfoderare gli artigli, migliorando sensibilmente le statistiche nei placcaggi, e un po' di sana faccia tosta, quanto mai necessaria per non finire nella tela del ragno in pochi istanti.

Serviva carattere per non finire massacrati ed in questo la Nazionale di Franco Smith ha risposto presente, favoriti dall'atteggiamento supponente dei forti padroni di casa.

La bella meta di Ioane a freddo, con cui siamo andati in vantaggio sorprendendo i nostri avversari, e l'altrettanto pregevole marcatura di Allan su carica poderosa di Mori sono stati gli apici di una prestazione dignitosa, seppur insufficiente, da parte di Bigi e compagni. Con un po' di fortuna si poteva restare in partita più a lungo, complicare ulteriormente le cose agli albionici, mettere il fiato sul collo per tutta la gara alla nazionale di Eddie Jones, sicuramente poco soddisfatto delle gesta dei suoi uomini. Anche perché – come rilevato dal grande arbitro Nigel Owens, da poco ritiratosi dall'attività internazionale -  l'Inghilterra è stata favorita nelle decisioni in almeno un paio di situazioni controverse la più spinosa delle quali, ovvero la spallata in ritardo di Farrell su Varney poco prima dell'intercetto di Watson, si è rivelata lo spartiacque decisivo della partita. Avrebbero vinto comunque loro, sia chiaro, per cilindrata ed individualità nettamente superiori, ma finire “cornuti e mazziati” nel nostro momento migliore dispiace molto.

 

Detto ciò, le pagelle sono in netto rialzo rispetto alla settimana scorsa, con numerose sufficienze e alcuni voti sopra la media.

 

Trulla. Solita frizzantezza esibita subito con l'assist per Ioane, a lungo andare perde lucidità. I progressi da estremo cominciano a vedersi ma deve crescere in copertura e nel posizionamento difensivo. Voto 5,5

Sperandio. Match altalenante con qualche sbavatura di troppo in situazione di parità numerica. Soffre il confronto con May, che lo salta in acrobazia in occasione della meta (a proposito: tutto regolare? Mah...). Voto 5

Brex. Si vede poco in fase offensiva ma si conferma solido a contatto e in ripartenza dopo la ricezione. In difesa si muove con più ordine rispetto all'esordio con la Francia. Voto 5,5

Canna. Qualche errore evitabile lo commette, come la salita in anticipo nel primo tempo, ma si destreggia egregiamente nonostante come prevedibile gli inglesi insistano molto sul suo canale. Voto 6

Ioane. Il migliore degli Azzurri, non solo per la meta in tuffo ma anche per tante incursioni da ala di gran classe, interventi difensivi preziosi ed un salvataggio prodigioso sul calcio stoppato a Garbisi. Voto 7,5

Garbisi. Qualche sbavatura di troppo, pur comprensibile in un match con una pressione simile addosso, gli costa la sufficienza. La sua però rimane una prova di valore, in cui è riuscito a far fluire bene l'ovale nei momenti migliori. Voto 5,5

Varney. Crea diversi grattacapi alla difesa inglese, sia in penetrazione attorno ai raggruppamenti sia con calcetti a seguire ed accelera al momento giusto in occasione delle mete, specialmente la seconda. Qualche svista difensiva ma nel complesso altra buona partita. Voto 6 +

Lamaro. Bravo a farsi largo e a riciclare palla per la prima meta, poi abbassa sempre l'elmetto guadagnandosi la sufficienza abbondante a suon di placcaggi e metri in avanzamento prima di uscire zoppicante. Voto 6 +

Meyer. Un ottimo pallone recuperato in ruck nel primo tempo, dentro i nostri 22, poi tanta battaglia ma poche occasioni per mettersi luce o imporsi sulla controparte. Voto 5,5

Negri. Tante belle cariche e l'atteggiamento di chi sente la responsabilità sulle proprie spalle, da “veterano” della terza linea azzurra. Non sempre risulta efficace ma quando avanziamo con gli avanti c'è spesso il suo zampino. Voto 6

Lazzaroni. Un'impressionate mole di placcaggi e la voglia di metterci sempre il fisico, in touche, in mischia, sui punti d'incontro. Voto  6 +

Sisi. Altro combattente di razza, si sacrifica nel gioco sporco spiccando meno del compagno di reparto. Non sempre però ha la giusta reattività per contenere avversari come Itoje o Hill. Voto 5,5

Riccioni. Patisce in spinta, poco lucido in ruck (concede sotto i pali il calcio del 3-5) e beccato ad affossare una maul. Match da dimenticare. Voto 4

Bigi. Una delle sue partite migliori da capitano, forse la migliore in assoluto, al netto di qualche sbavatura nel finale in touche. Solido in spinta, preciso palla in mano, pronto al placcaggio. Voto 6+

Lovotti. Non giocava in nazionale dal Mondiale 2019 e aveva contro Sinkler (eletto man of the match un po' a casaccio, giudizio personale): in mischia tiene alla grande, recupera palla dopo appena un minuto, placca seriamente e risulta sempre lucido. Bentornato. Voto 7

 

 

 

Zilocchi. Migliora le cose sul lato destro della mischia e placca anche i sassi. Cerca di farsi notare  in ruck, dove però è dura rubare palloni. Voto 6+

Fischetti. Inserito per Lovotti nella parte centrale del match non rende a dovere in spinta, soffrendo Sinkler, e regala un vantaggio in ruck perché non molla il pallone dopo il richiamo. Voto 5

Cannone. Sostituisce l'infortunato Lamaro di cui però non possiede la velocità. In ogni caso esibisce carattere e vis pugnandi, pur senza fare la differenza. Voto 5,5

Mori. Bravo e non solo per la meta che regala ad Allan aprendo la difesa dell'Inghilterra come una scatola di sardine (e in prima fase!) ma anche per i placcaggi rabbiosi. Voto 7

Allan. Pochi minuti ma impreziositi dalla meta, facendosi trovare in perfetto sostegno a Mori. Voto 6+

Ruzza, Lucchesi, e Palazzani: Solo scampoli di partita, senza possibilità d'incidere. SV

 

 

 

 

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