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E’ molto deluso anche George Biagi, la sconfitta con il Galles è amara da digerire soprattutto dopo quanto di buono si è visto nei primi 40 minuti. La debacle è arrivata dopo un primo tempo chiuso in vantaggio 7-3, nella seconda frazione i Dragoni hanno fatto segnare sul tabellone dell’Olimpico un 0-30 che deve far riflettere. Parla alla stampa il 31enne seconda linea delle Zebre George Biagi, queste le sue parole dal comunicato FIR:

“Non lo nascondo, sono ancora amareggiato per la partita di domenica. Avevamo giocato ottimamente i primi quaranta minuti e siamo usciti dal campo con la consapevolezza di avere le qualità per finire quello che avevamo iniziato. Se avessimo segnato allo scadere, andando a riposo sul 14-3, probabilmente la gara sarebbe andata diversamente, sarebbe stato più difficile per loro rientrare in partita”.
“E’ frustrante aver perso 33-7 contro una squadra che era al nostro stesso livello. Nel primo tempo il Galles si è scontrato contro una grande difesa, non aveva opzioni. Poi abbiamo pagato l’indisciplina e loro, dopo il cartellino giallo, sono stati bravi a sfruttare le proprie qualità ed a trovare spazi. E’ stato quel momento a cambiare la partita, altrimenti non ho dubbi che il risultato sarebbe stato in bilico sino alla fine”
ha aggiunto Biagi.

Guardando ora alla prossima sfida all’Irlanda, i verdi sono reduci dalla sconfitta di Murrayfield contro la Scozia (27-22) e si presenteranno all’Olimpico per rifarsi della sconfitta di sabato. 
“L’Irlanda gioca un rugby molto più espansivo, con giocatori fortissimi in ogni ruolo. Sarà fondamentale non dare loro l’iniziativa del gioco, andare a fermarli subito come ha fatto molto bene la Scozia e togliere loro le opzioni di gioco. Lasciandoli giocare in multifase ci complicheremmo non poco la vita”.

George Biagi analizza anche il duello in seconda linea con Devin Toner, il gigante irlandese di 2,08 metri per 124 kg. 
“Ho giocato contro Devin circa un mese fa in Guinness PRO12, c’è un bel rapporto di rispetto tra noi. In touche bisogna cercare di stare il più possibile lontano da lui, riesce a coprire gli ultimi metri praticamente da solo. Dovremo cercare di farlo correre un po’ in campo e cercare di farlo stare davanti in rimessa, perché dietro è molto, molto difficile da contrastare”.

 

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Foto Alfio Guarise