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Anticipo del 6 Nazioni che sa di spareggio per la squadra che contenderà all’Inghilterra il trofeo, visto che le ultime partite vedranno i bianchi con la rosa incontrare nell’ordine Galles e Francia nella penultima e ultima giornata. 

Entrambe arrivano a questa partita con molti interrogativi, il Galles all’esordio in terra irlandese riesce a rimontare un 13 - 0 portarsi in vantaggio 13 - 16 per poi essere raggiunto a 5’ dalla fine, al Principality Stadium trova una Scozia molto determinata e fino al 70’ la partita è equilibrata e incerta fino alla meta di George North che rompe gli equilibri e tiene in corsa il Galles per la vittoria finale, ma non per il Grande Slam. La Francia invece soffre e rischia in casa con un’Italia che per buona parte del match mette alle corde i transalpini e deve ringraziare il piede di Parisse che all’80° non riesce a trasformare il drop che avrebbe aperto il Sei Nazioni con il botto. Cambia squadra avversaria non il campo e le difficoltà a portare a casa la partita; l’Irlanda sta avanti fino al 70° poi la meta di Medard dà alla Francia  la possibilità di stare ancora in corsa non soltanto per la vittoria finale ma anche per il Grande Slam, dovesse portare a casa bottino pieno in Galles e in Scozia giocherà la finalissima con l’Inghilterra allo Stade de France per aggiudicarsi Championship e Slam.

Guardando i numeri delle prime due giornate vediamo una Francia che vuole tornare ad un gioco “in piedi” cercando di dare continuità direttamente e il numero degli offload 34 totali lo dimostrano, 20 contro l’Italia 14 con gli irlandesi; più conservativi i gallesi 11 totali, 3 con l’Irlanda qualcosa in più con la Scozia 8, molto lontani comunque dai numeri francesi.

Il rovescio della medaglia sono appunto i turnover concessi, il forzare spesso il passaggio per dare continuità porta a volte ad esagerare, la Francia è infatti la peggiore del torneo con una media di 17 il migliore il Galles con solo 9.5 turnover, quindi pochissime occasioni per l’avversario di trovare una difesa sbilanciata; questo sarà quindi il primo punto critico per la Francia e un vantaggio per i Dragoni, sfruttare al meglio le occasioni di turnover concesse dagli avversari.

Da un punto di vista difensivo i numeri dicono che il Galles è la squadra più performante del torneo 92% di placcaggi riusciti, è anche la squadra che ha fatto il numero di placcaggi maggiore nelle due partite, concedendo solo 8 penalità di media, squadra quindi che difende molto e con disciplina. La Francia, anche lei con 91% di riuscita, dimostra un’ottima solidità difensiva concedendo qualcosa di più nelle penalità 10 di media, attenzione quindi a questo perché il piede di Biggar potrebbe fare la differenza nei confronti del diretto avversario Plisson.

Altro punto importante sarà il recupero del gioco al piede del Galles, squadra che usa il calcio più di tutti nel torneo, 32.5 calci di media (contro i 17.5 dei francesi) con il n°9 degli Scarlets Gareth Davies a liberare dalla pressione Biggar mettendo nel box ottimi palloni per le “torri” Cuthbert (scelto forse per questo oltre che per mettere un po’ più di fisicità per contrastare la novità francese Vakatawa) e North a recuperare o mettere pressione. Nel set piece (mischia e touche) il Galles risulta avere la miglior rimessa laterale, con Alun-Wyn Jones protagonista che non sarà però supportato da Charteris che con Faletau è il saltatore principale dei dragoni, quindi Galles che potrebbe soffrire questa assenza più del dovuto. In mischia chiusa i numeri direbbero che il Galles potrebbe fare la voce grossa visto anche le difficoltà nelle prime due partite dei galletti Poirot, Slimani e Uini Atonio anche dal punto di vista del regolamento: tutti hanno subito penalità per irregolarità in mischia ordinata e quindi se giocate in zona rossa  come abbiamo detto prima saranno opportunità per il piede caldo di Biggar.

Altro punto importante sarà giocare al Millennium (ops Principality da quest’anno) e di venerdì sera, l’atmosfera sarà il 16° uomo, quello in più per i gallesi. A leggere i numeri sembrerebbe che la Francia non abbia grandi possibilità di portare a casa il risultato pieno, ma nelle prime due gare, sbagliando molto, è riuscita a vincere due partite importantissime, palesando difficoltà tecniche evidenti ma, da un punto di vista caratteriale, ha dimostrato di poter ambire a vincere il Torneo, perché a volte CREDERE DI POTER VINCERE è la sola cosa che nel rugby e nello sport conta !!!

 

Il match si giocherà al Principality Stadium di Cardiff alle 21.05 e verrà trasmesso in diretta su DMAX dalle 20.45.

 

Galles: 15 Liam Williams, 14 Alex Cuthbert, 13 Jonathan Davies, 12 Jamie Roberts, 11 George North, 10 Dan Biggar, 9 Gareth Davies, 8 Taulupe Faletau, 7 Sam Warburton, 6 Dan Lydiate, 5 Alun Wyn Jones, 4 Bradley Davies, 3 Samson Lee, 2 Scott Baldwin, 1 Rob Evans
Panchina: 16 Ken Owens, 17 Gethin Jenkins, 18 Tomas Francis, 19 Jake Ball, 20 Justin Tipuric, 21 Lloyd Williams, 22 Rhys Priestland, 23 Gareth Anscombe

Francia: 15 Maxime Médard, 14 Virimi Vakatawa, 13 Maxime Mermoz, 12 Jonathan Danty, 11 Djibril Camara, 10 Jules Plisson, 9 Maxime Machenaud, 8 Damien Chouly, 7 Antoine Burban, 6 Wenceslas Lauret, 5 Alexandre Flanquart, 4 Paul Jedrasiak, 3 Rabah Slimani, 2 Guilhem Guirado (c), 1 Jefferson Poirot
Panchina: 16 Camille Chat, 17 Vincent Pelo, 18 Uini Atonio, 19 Yoann Maestri, 20 Loann Goujon, 21 Sébastien Bézy, 22 François Trinh-Duc, 23 Gaël Fickou

Arbitro: Wayne Barnes (RFU)
Assistenti: JP Doyle (RFU), Luke Pearce (RFU)
TMO: Shaun Veldsman (SARU)

 

Foto Elena Barbini

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