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“Se l’Irlanda gioca al proprio meglio e noi giochiamo al nostro meglio, vincerà l’Irlanda”.

Torna in campo l’Italia a distanza di 6 giorni dalla sconfitta contro l’Inghilterra patita all’Olimpico di Roma nella prima giornata del 6 Nazioni. Il CT Conor O’Shea presenta la sfida contro la sua Irlanda, l’irlandese in passato ha vestito la maglia numero 15 verde con il trifoglio.  “Settimana scorsa contro gli inglesi, dopo la meta non concessa a Boni per un in avanti, la partita è cambiata nel volgere di pochi secondi e da un possibile 17-20 ci siamo ritrovati sul 10-27.”

Sabato affrontiamo la terza potenza del rugby mondiale, l’Irlanda reduce dall’incredibile vittoria in terra francese.

“Quella di sabato per noi è una grande sfida, l’Irlanda può contare su una rosa di incredibile qualità e sappiamo che ci sarà da placcare molto lungo gli ottanta minuti. Ma posso garantirvi che l’Italia spenderà ogni singola goccia di energia sulla strada per continuare il proprio cammino. Questo gruppo guarda al futuro, ma un grande desiderio di togliersi qualche soddisfazioni importante anche nel breve termine” ha commentato O’Shea da Federugby.

“Non sarei motivato e pieno di energia se non fossi consapevole che stiamo apportando i cambiamenti necessari al nostro sistema, se non avessi piena coscienza che il rugby italiano ha un futuro davanti a sé. Stiamo lavorando per portare l’Italia ad essere la nazione rugbistica che merita di essere”.

Riguardo alle scelte di formazione annunciate per il secondo turno del Torneo: abbiamo voluto mantenere la stessa linea dei trequarti per dare ai giocatori la possibilità di fare esperienza e imparare sul campo da ciò che non ha funzionato a Roma, mettendo al tempo stesso un po’ di freschezza tra gli avanti con Steyn, Bigi e Quaglio dal primo minuto. Minozzi ad estremo ha fatto cose grandiose all’Olimpico e anche Allan all’apertura è stato eccellente nell’applicazione del piano, e la competizione per la maglia numero dieci con Canna e Ian McKinley è un aspetto estremamente positivo per noi”.

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E’ rimasto fuori proprio Ian McKinley, irlandese apertura del Benetton. Conosciamo tutti la sua storia…..

“Nessuno più di me avrebbe voluto mandare Ian in campo sabato, ma come ho detto Allan è stato brillante e sarebbe stato difficile giustificare una scelta di questo tipo con Tommaso e con Carlo. Sarebbe stata una scelta di cuore e posso assicurarvi che il primo a voler essere giudicato per quanto fa in campo, e non per la sua incredibile storia, è Ian stesso. Lui lavora per essere il miglior numero dieci a nostra disposizione, e questa è l’unica cosa che conta per lui”.

 

Foto Alfio Guarise

Risultati e classifica della 1° giornata del NatWest Sei Nazioni 2018 - clicca sul match per tabellino e statistiche

 

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