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È sempre cosa buona e giusta seguire la stampa ovale made in UK.  Non solo perché, come qualcuno giustamente sostiene, la struttura espositiva delle note firmate dai migliori specialisti del settore è, di fatto, un vero e proprio corso di formazione/aggiornamento per aspiranti cronisti/scrittori. Ma anche perché certi resoconti ci danno, netta e impietosa, la distanza invero siderale che ancora intercorre fra “noi e loro”. E questo, giova sottolinearlo, anche all’indomani della (pessima) figura rimediata dai legionari di Eddie Jones a Twickenham il giorno in cui l’Italia decise di non contestare più i palloni a terra nella zona di collisione, per dedicarsi ad altro. 

La recente nota apparsa sul Daily Mail a firma Chrus Foy/Nick Simon, ad espempio, è la fotografia, a tratti crudele ma oggettivamente splendida nella sua esibita ridondanza, di un movimento spaventevolmente capace di individuare e valorizzare talenti (non di generarli, a ciò provvedendo ancora la vecchia ricetta basata sul mutuo e consenziente scambio di fluidi corporei) che poi, se ben miscelati e indirizzati, producono rugby di alta, a volta altissima qualità. Perché questo fanno i grandi, oltre che a vincere battaglie e guerre.

Così, tanto per gradire, i due colleghi d’Oltremanica iniziano il pezzo di presentazione del match che metterà in palio la Calcutta Cup con la Scozia nel prossimo turno del Torneo, lanciando la (bella) notizia del ritorno in campo da titolare di Billy Vunipola (24 anni). Il quale “fuori da novembre per l’infortunio al ginocchio, è tornato sul sintetico del Kington Park contro Newcastle rimanendo sul terreno di gioco per 72’”. Si apprende poco oltre che l’ingresso fra i titolari del n.8 dei Saracens ha obbligato Eddie Jones a lasciare fuori Jack Clifford. Decisamente: non uno qualsiasi. Trattandosi della terza linea degli Harlequins, coetaneo del grande Billy, che in molti considerano l’erede di Chris Robshaw. Così, tanto per gradire e per far intendere di cosa si stia parlando quando si cercano le parole per descrivere il gap che ci separa dai maestri.

L’articolo continua elencando una serie di casi in cui le scelte del ct australiano hanno dovuto, per forza di cose, sacrificare qualcuno. Apprendiamo quindi che c’è “Ben Youngs che ha fatto chiaramente intendere di rivolere la maglia n.9, ultimamente prestata a Danny Care (uno dei più a disagio durante l’Italian job di Londra). Ancora: pare certo che “Jack Nowell prenderà il posto di Jonny May all’ala” e che Mako Vunipola partirà dalla panchina visto l’ottimo momento di forma attraversato da Joe Marler”. 

Finito? Magari! In chiusura c’è posto per un paio di virgolettati del preparatore atletico Jonas Dodoo, uno che di mestiere prepara velocisti. Dodoo spiega, ai giornalisti e ai lettori: che “Antony Watson (che a livello scolastico aveva un personale di 11”2) è a un passo dal raggiungere i 10” netti sui 100”. Anche grazie al fatto di aver potuto “lavorare molto seriamente alla sua meccanica di corsa durante la fase di riabilitazione dopo l’infortunio”. Ma va! Dodoo non ha dubbi, anche perché ha studiato il caso e ha concluso che Watson “aveva un problema biomeccanico nell’uso delle anche che comportava un deficit nella postura di corsa”. Lo stesso problema – udite udite – rilevato a carico di Usain Bolt. Risolto il quale il lampo giamaicano ha ripreso a volare. Giusto per sapere: ma Watson, che gioca a Bath, è meglio se impiegato ala o come estremo? “Qualora Eddie (Jones, ndr) decidesse di impiegarmi sabato”ha dichiarato l’interessato. Sappia che sono pronto. Più che pronto!”. Dal momento che, ha chiarito: “Con Browny (Brown, l’estremo titolare) abbiamo lavorato molto e seriamente. E sento di aver compreso abbastanza bene i fondamentali del ruolo”.

La morale di questa storia è che, potendo scegliere: “È meglio una moglie bella, spiritosa, colta, ricca, paziente e comprensiva, piuttosto che una brutta, astiosa, vendicativa, ottusa e morta di fame”*. 

*Non perché oggi è LOTTO MARZO, ma va da sé che la considerazione sopra riportata è da intendersi valida anche al maschile. Viva le donne!

I convocati dell'Inghilterra:

Avanti (13)

Dan Cole (Leicester Tigers), Jamie George (Saracens), Dylan Hartley (Northampton Saints), James Haskell (Wasps), Nathan Hughes (Wasps), Maro Itoje (Saracens), Joe Launchbury (Wasps), Courtney Lawes (Northampton Saints), Joe Marler (Harlequins), Kyle Sinckler (Harlequins), Billy Vunipola (Saracens), Mako Vunipola (Saracens), Tom Wood (Northampton Saints)

Trequarti (11)

Mike Brown (Harlequins), Danny Care (Harlequins), Elliot Daly (Wasps), Owen Farrell (Saracens), George Ford (Bath), Jonathan Joseph (Bath), Jonny May (Gloucester), Jack Nowell (Exeter Chiefs), Ben Te’o (Worcester Warriors), Anthony Watson (Bath), Ben Youngs (Leicester Tigers)

 

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