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È successo alla fine. Nessuno si sarebbe mai aspettato tutto ciò, nessuno immaginava che si sarebbe arrivati a tanto. La tradizione, che da 139 anni vuole il rugby britannico annaffiato con i litri di bionda ha subito una battuta d'arresto in vista del match di ieri.

A Cardiff, in occasione di Galles-Scozia, seconda giornata del Torneo Sei Nazioni 2022, è stato imposto l'obbligo di chiusura di bar e pub al termine del primo tempo e la vendita degli alcolici ha subito anche una limitazione di gradazione (divieto di vendere birre eccessivamente alcoliche). Tante le motivazioni che hanno spinto la Welsh Rugby Union ad imporre un freno alla birra:

- in primis, ridurre il rischio del passaggio di bicchiere, a cui i tifosi di rugby non sfuggono e questo rischierebbe di incidere sulla diffusione del Covid-19.

- in secondo luogo... ai gallesi (e non solo) piace esagerare.

Nell'ultimo periodo ci sono state ben 3 invasioni di campo su 10 partite, il più delle volte frutto dello stato di ubriachezza. Inoltre, esagerare con gli alcolici fa male anche allo stomaco, e non è raro che sugli spalti si trovino macchie di birra... e di altro...

 

 

 

 

 

Foto Rugby World

 

 

 

 

 

 

 

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