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Nel mio precedente post/articolo sull'affluenza di spettatori all'Olimpico per Italia-Galles ho notato che i commenti principali, con cui si è cercato di giustificare questo risultato, erano diretti alla politica dei prezzi. Esagerata... anche per me. In effetti i prezzi dei biglietti per una partita del Sei Nazioni all'Olimpico tentano di avvicinarsi a quelli imposti dalle federazioni britanniche e quella irlandese, tralasciando un particolare. Che la competitività di tali nazionali non ha nulla a che vedere con l'Italia; che l'interesse per il rugby li è maggiore; e che la richiesta per vedere le partite del Sei Nazioni è molto alta ogni anno. Mentre in Italia gli spalti dell'Olimpico restano semi vuoti e soltanto in alcuni casi si è raggiunto il tutto esaurito.

Ma procediamo con ordine.

Anzitutto i prezzi dei biglietti per vedere l'Italia all'Olimpico sono i seguenti:
-da 24 a 30 Euro in Curva
-da 32 a 40 Euro in Distinti
-da 44 a 85 Euro in Tribuna Tevere
-da 56 a 95 Euro in Tribuna Monte Mario

Ora vi faccio un raffronto con i nostri competitor nel Regno Unito.
In Irlanda i prezzi sembrano essere più ragionevoli che in Italia. Sul sito IRFU sono attualmente disponibili i biglietti per Irlanda-Francia e Irlanda-Inghilterra all'Aviva Stadium. I prezzi sono i seguenti:
-ridotto studenti 20 Euro
-da 30 a 52.20 Euro nella Restricted View (corrispondente a curva e distinti)
-da 60 a 105 Euro in Tribuna

Diverso il discorso in Scozia e Galles. Questi i prezzi dei biglietti degli ultimi biglietti disponibili al Murrayfield per Scozia-Italia (per Scozia-Galles si è prossimi al SOLD OUT):
si parte dai 58.49 Euro per un posto in "distinti" fino a 204 Euro in Tribuna.
Per la partita con il Galles invece i prezzi sono proibitivi: fino a 600 Euro in Tribuna.
Per Galles-Inghilterra al Principality Stadium si parte da 439£ fino a 1000£ in tribuna.

Ora è vero che le partite in questione sono sfide del Sei Nazioni e che pertanto il prestigio e il fatto che con questo torneo "ci mangiano" in tanti i prezzi dei biglietti sono quelli che sono, ma dal momento in cui l'Italia non dimostra ancora di essere una squadra capace di garantire determinate prestazioni (vittorie) il prezzo vale davvero il risultato che i tifosi vedranno?

È normale che prezzi del genere favoriscano i britannici che hanno maggiori disponibilità economiche, attendono con ansia il Sei Nazioni e i prezzi dalle loro parte sono fuori dal mondo, ma questo non favorisce l'approdo di tifosi italiani.

Per fare un altro esempio eccovi alcuni paragoni calcistici.
Per Napoli-Real Madrid, ottavo di finale di Champions League, i prezzi viaggiano tra i 50 e i 250 Euro, ma si tratta di un evento di calcio, di una partita storica a cui i tifosi partenopei non rinuncerebbero mai. Per Roma-Villareal, sfida di Europa League, i prezzi vanno da: 17-25 Euro in Curva, 24-35 Euro in Distinti, 28-90 Euro in Tribuna. E qua addirittura scendiamo al di sotto dei prezzi del Sei Nazioni imposti dalla FIR e dal CONI.

Ancor più ragionevole la politica della FIGC per le partite dell'Italia. Per Italia-Albania, Qualificazione ai Mondiali 2018, che si giocherà a Palermo, i prezzi vanno dai 13.50 Euro in Curva fino a 66 Euro in Tribuna. Certo non è una sfida "emozionante", ma di certo è una partita in cui gli Azzurri partono favoriti. 

Il rugby in Italia non viaggia sulla stessa lunghezza d'onda, si vuole sfruttare solo la nomea dell'evento per imporre prezzi che poi non rispecchiano la realtà dei fatti, favorendo soltanto l'approdo di tifosi stranieri lasciando a casa gli italiani che, se proprio vogliono vederla, accendono la tv.

 

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Foto Elena Barbini