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Giunto il tempo di tirare le somme del NatWest 6 Nations 2018 iniziamo con la formazione ideale del torneo. Abbiamo deciso di premiare l’Irlanda dominatrice di questa edizione, oltre il Grande Slam si merita il premio per il miglior giocatore con Jacob Stockdale, metaman del campionato.

Inarrivabile in molti ruoli ma eccelsa soprattutto nei backs  guidati da una mediana da antologia. Gli altri si aggiudicano gli scampoli, premiamo l’Italia solo con Sebastian Negri presente praticamente nelle classifiche di ogni turno. Matteo Minozzi cede il passo alla classe di Stuart Hogg di pochissimo, il nostro è quasi un invito a fare ancora di più per superare in pianta stabile il fuoriclasse scozzese.

Best XV 6 Nazioni 2018:

15 Stuart Hogg (Scozia): Per due anni di fila miglior giocatore del campionato ha vinto la classifica dei metri guadagnati con ben 479 nelle 71 volte che ha portato la palla. Come non citare Matteo Minozzi che con 4 mete in 5 match si è issato al secondo posto dei metaman mostrando lampi di gran classe in tutto il torneo.

14 Keith Earls (Irlanda): L’highlight del suo 6 Nazioni è stato il salvataggio su Mattia Bellini lanciato in meta dopo un intercetto. Earls pur segnando una sola meta contro l’Italia ha brillato nelle classifiche degli offloads, dei difensori battuti e dei linebreaks. Pensate possa bastare?

13 Mathieu Bastareaud (Francia): Da quando è stato schierato contro l’Italia ha rivoluzionato l’assetto dei trequarti francesi, molti lo considerano un avanti aggiunto. Noi pensiamo lo stesso, ma mani, visione di gioco e sostanza difensiva sono stati inarrivabili tant’è che Les Bleus hanno schiantato Italia e Inghilterra e quasi espugnato il Principality (non fosse stato per lo sciagurato Trinh-Duc).

12 Bundee Aki (Irlanda):  A close call, come direbbero gli anglofoni, con Owen Farrell (Inghilterra). Il centro  neozelandese dell’Irlanda, secondo nella classifica dei difensori battuti con 16 e in quella dei palloni portati è stato preferito a Farrell perché con Murray e Sexton ha creato una cerniera 9-10-12 attualmente forse migliore di quella All Blacks.

11 Jacob Stockdale (Irlanda): Per noi l’uomo del 6 Nazioni nonché miglior metaman. Il primo in oltre 100 anni di storia ad aver segnato più di una meta in 3 match di fila (Italia, Galles e Scozia). A 21 anni può bastare? Non bastasse parlano le stats dove Stockdale è nelle prime posizioni per metri guadagnati, offloads e linebreaks.

10 Jonny Sexton (Irlanda): Difficile scindere il suo giudizio da quello di Conor Murray. Ha disputato un 6 Nazioni superbo, in difesa, in attacco e al piede. L’Irlanda può ringraziare il suo splendido drop a tempo scaduto contro la Francia. Non l’avesse messo dentro la campagna degli Irish avrebbe avuto tutt’altro sapore probabilmente.

9 Conor Murray (Irlanda): Il miglior mediano di mischia al mondo? Al momento attuale probabilmente si. Man of the match contro l’Italia, non ha sbagliato una partita guadagnandosi la soddisfazione di vincere lo Slam a Twickenham. What else?

8 Toby Faletau (Galles): Classe, sostanza e consistenza, se l’è giocata sino all’ultimo con CJ Stander. L’abbiamo preferito al sudafricano dell’Irlanda per la stupenda prestazione con la quale ha aiutato il Galles ha vincere con i galletti e guadagnarsi il secondo posto finale. Ancora negli occhi quel fantastico break sull’out di sinistra.

7 Hamish Watson (Scozia): Lo spotlight del suo 6 Nazioni è la fantastica partita che è valsa la Calcutta Cup alla Scozia. Le sue prestazioni sono state sempre molto consistenti, carries e lavoro sporco nel punto  di  contatto. Assicura a Townsend una difesa naturale alle percussioni avversarie e con Barclay completa una coppia di cacciatori di palloni di altissimo livello.

6 Sebastian Negri (Italia): La rivelazione dell’Italia, Negri è il secondo ball carrier del torneo dopo CJ Stander e tra i primi 5 per difensori battuti. La sua fisicità sia in attacco che in difesa gli ha garantito le luci della ribalta internazionale. In assoluto una delle migliori terze di questa edizione.

5 Alun-Wyn Jones (Galles): Dovremmo forse parlare di un ex-aequo con Jonny Gray (Scozia) che ha vinto la classifica di placcaggi con 100. La scelta ricade sul capitano del Galles che ha vinto il Man of the Match contro la Francia e guidato i suoi al secondo posto finale.

4 Maro Itoje (Inghilterra): Ha puntellato con Vunipola la mischia inglese e le prestazioni del XV della rosa menzione. Tanta sostanza e lavoro oscuro, la giovane seconda linea non delude mai ed è determinante determinante in rimessa laterale. Menzione per Paul Gabrillagues (Francia).

3 Tadhg Furlong (Irlanda): La stabilità nella fasi statiche è stata fondamentale per dare palloni di qualità a Murray e Sexton. Furlong è al terzo 6 Nazioni di altissimo livello ed è diventato fondamentale per il pacchetto di Joe Schmidt.

2 Guilhem Guirado (Francia): Il caos per il cambio di allenatore e lo scandalo dopo la notte di Edimburgo potevano pesare molto sui risultati dei Les Bleus. Da vero capitano si è preso sulle spalle tutta la squadra a suon di ottime prestazioni e l’ha trascinata alle vittorie contro Italia e Inghilterra. Nel match iniziale con l’Irlanda ha dovuto chinare la testa solo a tempo scaduto.

1 Mako Vunipola (Inghilterra): Non ha il fisico da pilone moderno ma ha tutte le qualità che servono oggi nel suo ruolo. Posizione e stabilità in mischia, ottimo placcatore ed eccezionale ball carrier.  Si è giocato la nomination con Cian Healy (Irlanda).

 

 

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